nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 29 aprile 2012

Cerimonie


Periodicamente il Papa esorta parroci, genitori e catechisti a far sì che la celebrazione della prima comunione non si trasformi in uno sfarzoso momento festaiolo.
Genitori e figli non devono dimenticare che si tratta di un sacramento.
La festa religiosa non può trasformarsi in una corsa consumistica finalizzata all’acquisto di costose vesti sino ad arrivare al culmine della giornata rappresentato, soprattutto in alcuni parti d’Italia, dal banchetto pantagruelico con più ospiti.
Naturalmente ogni famiglia ha il “diritto” di spendere come meglio crede i propri risparmi (se ci sono!) e, in ogni caso, vai a spiegare questa forma di “sobrietà” a tanti ristoratori e negozianti che, in periodi neri come gli attuali, attendono con ansia simili celebrazioni per respirare un po’ di ossigeno da ricavi.
Ma la raccomandazione che proviene dal Vaticano ha una sua ragione d’essere e su Il Messaggero di qualche giorno fa, Franca Giansoldati, riassume con un suo commento la linea rigorosa proposta: "La parola d'ordine in parrocchia, anche per le prime comunioni dei bambini, deve essere sobrietà (...). Morale: vietato trasformare la prima comunione in una specie di mini matrimonio. In effetti le spese che sono a corredo di questa festa non sono poche: gli abiti possono arrivare anche agli 800 euro per i piccoli abiti bianchi di pizzo indossate dalle bambine, e poi ci sono le bomboniere, il ricevimento che in genere viene fatto al ristorante e le fotografie”. 

Canzone del giorno: Ceremony (1981) - New Order
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sabato 28 aprile 2012

Città

"D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda".

Italo Calvino, da Le città invisibili, 1972



Canzone del giorno: Città Vuota (2004) - Fiorello
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giovedì 26 aprile 2012

La Via

Il mondo corre troppo in fretta e, come sostengono in molti, serve una vera e propria metamorfosi dell’umanità per fare in modo che non ci si rimetta le penne.
Domenica scorsa più di un miliardo di persone nel mondo si sono mobilitati per la quarantaduesima edizione dell’Earth Day, il giorno della Terra in difesa della sostenibilità e dell’ambiente.
Gas serra, inquinamento, fame nel mondo, deforestazione... Una serie di giganteschi problemi che soffocano l’intero globo.
Ma quale strada intraprendere per sopravvivere ala crisi economica e sociale del pianeta?
Edgar Morin, filosofo e sociologo del «pensiero complesso», nel suo ultimo saggio dal titolo "La Via", propone la sua di soluzione per un inversione di tendenza.
Il novantunenne studioso critica l’idea di sviluppo così come si è affermata nel XX^ secolo e così sintetizza la sua posizione in una recente intervista: «la modernizzazione porta in sè l’occidentalizzazione e il mito dello sviluppo fondato sull’idea di una crescita infinita. E’ un mito che ci porta dritti contro un muro. Non possiamo continuare a riempire il pianeta di automobili, di centrali e di megalopoli. Questo modello di sviluppo - figlio di un liberalismo economico senza regole, tutto teso a produrre e a consumare sempre più - comporta conseguenze disastrose per la biosfera e le risorse naturali. Oggi, si parla molto di sviluppo sostenibile, che pero´ mi sembra solo una mezza misura. Il realtà, occorre affrontare e spaccare il nocciolo duro, tecno- economico, del concetto tradizionale di sviluppo, per salvarne solo alcuni elementi da mettere al servizio di un altro modello di sviluppo umano. E’ un problema urgente che riguarda tutti».
Per salvare l’umana specie, ci ricorda Morin, occorrono delle serie riforme «che riguardano la società e il nostro modo di vivere, la nostra relazione con le risorse e la biodiversità, come il nostro modo di produrre e consumare, di costruire le città e di spostarci. Ci sono solo due modi per uscire da una crisi. La regressione che torna al passato oppure la creatività che, con un grande sforzo d’immaginazione, inventa soluzioni inedite. Io ho scelto da tempo questa seconda possibilità».


Canzone del giorno: Your Decision (2009) - Alice In Chains
Clicca e ascolta: Your Decision....


martedì 24 aprile 2012

Realtà


"Basta nominare la parola realtà per generare disagio.
Realtà sa di dentista, e uno rinvia il più possibile la visita dal dentista, anche quando sa che rinviarla non ha senso.
Il contemporaneo crede di saper che la realtà è brutta e angosciosa, che non si può lasciarla arrivare; si avvicina già abbastanza e di continuo, quella quotidiana, con le sue eterne preoccupazioni e miserie. A che scopo lasciare che ci si avvicinino anche le realtà lontane o estranee? Ma le realtà estranee lo sono solo apparentemente, e quelle lontane lo sono solo in apparenza.
Non c'è niente che non ci riguardi per nulla, ossia, detto in modo affermativo: tutto ci riguarda un poco. La realtà è come una busta indirizzata a noi ma che lasciamo chiusa perché la fatica di aprirla ci pesa, o perché ci tormenta l'idea che il contenuto potrebbe essere spiacevole, cosa di cui siamo quasi certi. La realtà è un messaggio che vuol essere ricevuto: è assegnato all'uomo come un compito che deve assolvere.
Negare la realtà è come marinare la scuola, e purtroppo non si riesce a marinare la scuola per sempre".
 

    Heinrich Böll, da Opere Scelte – Vol.II - (I Meridiani Mondadori, 2000)


Canzone del giorno:
 
If I Ruled The World (2009) - Jamie Cullum
Clicca e ascolta: If I Ruled....

domenica 22 aprile 2012

La strada


 Qualche settimana fa mio figlio ha deciso, in modo repentino, di “cancellarsi” da Facebook.
Ho pensato che questa forma di  “disintossicazione” non poteva che fargli bene, a tutto vantaggio di un maggiore contatto con la “realtà” (vera!) e, illusione di un “povero padre”, di una più intensa dedizione allo studio.
La “spina staccata” dal più gettonato social network è durata pochi (pochissimi!) giorni e la crisi d’astinenza ha portato il ragazzo ad una nuova registrazione, magari con amicizie e contatti più selezionati (almeno così mi ha detto!), ma ritornando a trascorrere un numero imprecisato di secondi, minuti, ore davanti allo schermo in connessione via rete.
Di recente sono state rese note alcune statistiche sui tempi medi che un utente trascorre su Facebook. Numeri da capogiro se si pensa che corrisponde a più di 12 minuti al giorno, il tempo medio trascorso dall’utente mondiale sul social network. In un mese, in pratica, si resta inchiodati sulla piattaforma inventata da Mark Zuckenberg per più di sei ore!
Individui (giovani e non) fuori dalla realtà nel loro rapporto con i social network?
La risposta è difficile e non è non sempre vero affermare che in rete si diventa così inteligenti (virtualmente) fino a divenire degli autentici “stupidi” nella realtà.
In ogni caso è sempre utile non stancarsi mai di sostenere che la vera “realtà” è al di fuori dell’ambito limitato di un computer e come cantava Giorgio Gaber: “C’è solo la strada su cui puoi contare; la strada è l’unica salvezza (…); bisogna ritornare nella strada per conoscere chi siamo”.

Canzone del giorno: Real Life (1991) - Simple Minds
Clicca e ascolta: Real....

venerdì 20 aprile 2012

Tieni stretto.....

Tieni stretto ciò che è buono....
(Poesia Indiana)


Tieni stretto ciò che è buono,
anche se è un pugno di terra.

Tieni stretto ciò in cui credi,
anche se è un albero solitario.

Tieni stretto ciò che devi fare,
anche se è molto lontano da qui.

Tieni stretta la vita,
anche se è più facile lasciarsi andare.

Tieni stretta la mia mano,
anche quando mi sono allontanato da te.



Canzone del giorno: Stringimi ancora (1999) - La Crus
Clicca e ascolta: Stringimi....

mercoledì 18 aprile 2012

Made in Italy


La notizia è di qualche giorno fa: l'Ikea ha deciso di affidarsi al «made in Italy».  Il colosso svedese ha assegnato ad alcune aziende italiane una parte della produzione di cassettiere, rubinetti e giocattoli.
In sostanza non più produzione in Asia ma porte aperte ai fornitori del nostro paese. 
Un primo passo verso una netta inversione nei processi di delocalizzazione dell'azienda.
Speriamo che non si tratti soltanto di una mossa d'immagine. Godiamoci la buona notizia e gli spunti di riflessione, al riguardo, di Massimo Gramellini su La Stampa di mercoledì scorso: "L’Ikea delocalizza in Italia. Nel mondo al contrario in cui ci tocca vivere la multinazionale scandinava sposta un pezzo consistente della sua produzione dall’Estremo Oriente alla Padania detrotizzata. Pare infatti che, nonostante tutte le statistiche ci diano per spacciati, nessuno abbia ancora imparato a fare i rubinetti come noi. E i cassetti della cucina. E i giocattoli per le camere dei bambini. La qualità sanno crearla anche altri. La produzione in serie, pure. Ma la qualità in serie, quella rimane una specialità della casa. Non siamo soltanto il Paese dei partiti famelici, dei funzionari corrotti e di mamme più parziali degli arbitri (la Family di Gemonio insegna che in molte madri italiane c’è un’Agrippina disposta a qualsiasi nefandezza pur di spingere avanti il proprio debosciato Nerone). All’estero si ostinano a riconoscere l’esistenza di un’altra Italia in cui noi abbiamo smesso di credere. L’Italia del lavoro ben fatto, del buon gusto, del bel vivere e del meglio pensare. Se avessi il potere assoluto per cento minuti farei piazza pulita dei mestieri che non possono più darci un mestiere (perché altrove sono fatti meglio e a minor costo) e concentrerei tutte le risorse disponibili su ciò che ci rende unici: l’artigianato di qualità, il design, il cibo, il vino, il turismo, la cultura. Creerei un fondo per la Bellezza a cui attingere per aprire botteghe di alta manualità, restaurare opere d’arte, ripulire spiagge e rifugi di montagna, trasformare case smozzicate in agriturismi. Nel mondo al contrario c’è spazio solo per chi si distingue dagli altri. E noi, o diventiamo la patria delle meraviglie o non saremo più niente".

Canzone del giorno: Piece of Wood (2004) - Youth Group
Clicca e ascolta: Piece....

lunedì 16 aprile 2012

Corso di Laurea


La ripresa mondiale che soffre. I mercati che traballano. L’auspicato sviluppo che latita. Le imprese stremate. I cittadini alle prese con le “tasse a pioggia”. Una crisi del mercato del lavoro paurosa. Tanti sforzi ma non s’intravedono strategie valide in grado di concretizzare un cambio di passo.
La riforma governativa e la modifica dell’art.18 riusciranno a creare nuovi posti di lavoro?
Staremo a vedere.
Per il momento l’unica certezza resta il probabile aumento, nei mesi prossimi, dell’iscrizione a quel corso di laurea indicato qualche anno fa da Catone & Lorentz, due simpatici umoristi della rivista Linus.
Per la partecipazione al particolare Corso di Laurea non è previsto test di ammissione per l’immatricolazione.


Corso di Laurea in Disoccupazione

 Informazioni
Accesso programmato: 300.000 posti annui.
Durata: da pochi mesi all’oltretomba.
Frequenza: genericamente consigliata, non avendo per definizione altro da fare.
Costi
: rinuncia alle commodities di base, tra cui vitto, alloggio, famiglia, figli e/o altri animali domestici.

Descrizione
Il corso di laurea in Disoccupazione consente di acquisire conoscenze certificate per lo status di miserabile scaldapanche. Grazie alla buona padronanza delle metodologie per ingannare il tempo, il laureato in Disoccupazione potrà dedicarsi alla pratica di attività fortemente diversificate, svariando dal settore degli hobby da collezionismo alla sfera dei passatempo enigmistici, all’ambito degli svaghi masturbatori estremi in ambienti casalinghi e outdoor.

Sbocchi professionali
Il corso di laurea in Disoccupazione offre come unico sbocco professionale il randagismo, garantendo tuttavia elevati skill nei numerosi campi dell’ozio: stazionamenti ininterrotti davanti alla tv, conversazioni di massima su temi generici, sessioni defecatorie prolungate con incessanti letture di fumetti (e impennata di tirature per Linus), afterhours onanistici con incessanti letture di fumetti hard (e impennata di tirature per la versione Manga di Linus).

Canzone del giorno: School 's Out (1972) - Alice Cooper
Clicca e ascolta: School's Out....

domenica 15 aprile 2012

Consulenze


«Scusi, avvocato, a quanto ammonta la sua parcella per una consultazione?».
«Cinque dollari ogni tre domande...».
«Non le sembra una tariffa molto cara?».
«Sì. Ora mi faccia pure l'ultima domanda».

Michael Rafferty


Canzone del giorno: Put The Law On You (2001) - Natalie Merchant 
Clicca e ascolta: Put The Law....

venerdì 13 aprile 2012

Nel migliore...


In un mondo del lavoro ideale la nuova riforma governativa dovrebbe permettere un aumento della flessibilità in uscita e rendere più complicata la stipula dei contratti di lavoro a tempo determinato.
Un futuro mercato del lavoro basato su una fisiologica flessibilità all’inizio della propria attività lavorativa e subito dopo (si presume in tempi brevi) l’ingresso nel contratto a tempo indeterminato.
Fermo restando che il mercato del lavoro andava (e va) sbloccato dopo tanti anni (troppi!) di inconcludente pressapochismo politico, restano tanti gli interrogativi (e dubbi) sui reali vantaggi e sulle adeguate applicazioni della nuova riforma.
Sempre più spesso si percepisce la sensazione (soprattutto quando si seguono i telegiornali o i vari talk show) che sia alto il livello di approssimazione con il quale vengono trattati gli argomenti.
Molti commentatori (per non parlare delle dichiarazioni dei vari parlamentari) sembrano un po’ lontani dalla (dura) realtà e risulta difficile percepire chiaramente il collegamento tra ripresa produttiva (il tanto agognato sviluppo) e libertà di licenziare.
Probabilmente nel migliore dei mondi possibili il lavoratore licenziato non ricorre al giudice per esercitare un tentativo di reintegro ma, al contrario, con garbo e cortesia saluta il vecchio datore di lavoro e, dopo aver incassato con un sorriso (e gratitudine) una congrua indennità, si proietta (a prescindere dall’età) alla ricerca di una nuova occupazione più congeniale, più gradita e nella quale, quasi sicuramente, riuscirà a farsi pagare di più rispetto a prima.
Naturalmente tutto questo... nel migliore dei mondi possibili!

Canzone del giorno: There Must Be a Better World Somewhere (1981) - B.B. King
Clicca e ascolta: There must....

giovedì 12 aprile 2012

Calligrafia

“L’abbandono della scrittura a mano porta a una scarnificazione del messaggio, lo vedo spesso nelle tesi dei miei studenti, povere, troppo brevi, dove la sintesi non è un pregio ma una incapacità di sviluppare il pensiero (...). Tornare all’insegnamento della calligrafia è una battaglia fondamentale, ormai condivisa dagli studiosi di tutto il mondo. Anche perché l’altra faccia di questa metamorfosi è la perdita della lettura. Sono due vasi comunicanti. Se non si impara il corsivo, i suoi tempi, la sua musicalità, come si farà a concentrarsi sulle parole di un libro?”.
                    
                        Franco Frabboni (ordinario di Pedagogia, Università di Bologna)


Canzone del giorno: Write Me A Letter (1973) - Aerosmith
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martedì 10 aprile 2012

Grigliate

Tanto tuonò che anche il Trota si ritrovò ben arrostito sulla griglia.
Le sue dimissioni da consigliere regionale non potevano che avvenire nel giorno di pasquetta, quando sua maestà il barbecue  si permette di ospitare qualsiasi tipo di pietanza.
Un nucleo familiare, quello dei Bossi, abbrustolitosi fra truffe aggravate ai danni dello Stato e appropriazioni indebite condite da viaggi, hotel e cene pagate con i soldi acquisiti grazie ai rimborsi elettorali.
Meno di due anni fa la signora Manuela Marrone, coniuge dell’on. Bossi e madre di tre adorabili “fanciulli” (il Trota compreso), finì sui giornali a seguito del finanziamento di 800 mila euro assegnato dal governo alla “Libera scuola dei popoli padani”, diretta e fondata dalla stessa.
Allora in molti abbiamo pensato (e sostenuto nelle discussioni fra amici) che, prima o poi, il lombardo-romano Umberto si sarebbe politicamente sgretolato per colpa di un decadente e disgustoso familismo.
Un’assolutizzazione dei legami familiari tipica di un’Italia ingessata, corrotta e burocratizzata che, questa volta, vede coinvolto l’intero nucleo del senatur, “badante” compresa, come da sempre è definita l’onorevole Rosy Mauro, anch’essa coinvolta nel vortice dei favoritismi di marca leghista e presenza costante in tutte le foto di Umberto Bossi.
Dietro al caos leghista degli ultimi mesi c’è la presenza, oltre che di figli ingordi, di due particolari donne che non saranno “rumene” ma pur sempre di “terruncielle” si tratta.
Siciliano il padre della signora Marrone, brindisina di San Pietro Vernotico la signora Mauro, oggi vice-presidente del Senato della Repubblica (sic!).
Il destino è strano e la legge del contrappasso ci mette la sua in forma di “giustizia compensatrice” non soltanto sul fronte della corruzione (vi ricordate nel 1992 i leghisti che in Parlamento sventolavano il cappio contro i politici corrotti?), ma anche sul versante dell’orgoglio padano.
Povero senatur, trafitto da Manu e Rosy… ed è subito sera!


Canzone del giorno: Ode To My Family (1994) - The Cranbierres
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lunedì 9 aprile 2012

Educational

"Trovo che la televisione sia molto educativa. Ogni volta che qualcuno l'accende, vado in un'altra stanza a leggere un libro".
Groucho Marx (1890-1977)


Canzone del giorno: Throw Away Your Television, (2003) - Red Hot Chili Peppers
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mercoledì 4 aprile 2012

Pallonate


Quando le prime pagine dei quotidiani (non sportivi), pur non essendo lunedì, dedicano spazio a calcio e calciatori, allora significa che, ancora una volta (da quanti anni ormai?), è di scena il calcio-scommesse in tutto il suo “splendore”: partite truccate, osceni autogol, mazzette, derby venduti e infamie (e scommesse) di ogni genere.
L’ultima nefandezza riguarda un autogol fatto di proposito da Andrea Masiello, difensore del Bari, durante la partita Bari-Lecce del 15 maggio dello scorso anno.
Le Procure indagano e le inchieste sconvolgono nuovamente il mondo del calcio, un’industria con innumerevoli ombre che, come sostengono in tanti, è in pratica sul lastrico: costi sempre più in crescita da parte delle società di serie A, nonostante i galoppanti debiti e i bilanci in (profondo) rosso.
Da un lato il calcio-scommesse e a seguire delle aziende che, come di recente ha sottolineato il ministro Gnudi, sono sull’orlo del fallimento: “Il calcio è una grande realtà, ma io faccio il ragioniere e leggo bilanci molto preoccupanti. In altri ambiti, con quei numeri si parlerebbe di società prossime al fallimento”.
D’altronde i numeri sono veramente da capogiro: la serie A ha debiti per 2,6 miliardi (+14 per cento rispetto alla stagione precedente). La perdita netta della gestione è di 428 milioni (+23%).
Su 107 squadre delle varie serie, soltanto 19 hanno chiuso in attivo (in serie A sono in otto fra cui Udinese, Lazio, Napoli e Palermo).
Traditori del pallone e sistema calcio ad un passo dal default.

Canzone del giorno: I Can't Fail (2009) - Robert Cray
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lunedì 2 aprile 2012

Carovita

Mauro Biani, da Google.it





















Canzone del giorno: April Fool (2001) - Beady Belle
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domenica 1 aprile 2012

Playlist Marzo 2012


1.      Lucio Dalla, Puoi sentirmi? – (Angoli nel cielo - 2009) – Playlist Febbraio 2012
2.      Coldplay, Glass of Water – (Prospekt’s March - 2008) – Centellinare
3.      The Doors, Ghost Song – (An American Prayer - 1978) – Posti in piedi in Paradiso
4.      Stereophonics, Maybe Tomorrow – (You Gotta Go There to Come Back - 2003) – Futuro
5.      Roxy Music, Beauty Queen – (For Your Pleasure - 1973) – Poveri ma belli
6.      Fiorella Mannoia, Se solo mi guardassi – (Sud - 2012) – Sud
7.      Skunk Anansie, Cheap Honesty – (Post Orgasmic Chill - 1999) – Disonestà
8.      Lou Reed, Smiles – (Growing Up In Public - 1980) – Smorfie sorridenti
9.      Joe Perry, Shakin’ My Cage – (Joe Perry - 2005) – Gabbie
10.  Brad Paisley, Famous People – (Mud On The Tires - 2003) – Twitter
11.  Commodores, Sail On – (Midnight Magic - 1979) – Navigando
12.  Uriah Heep, Question – (Sonic Origami - 1998) – Una domanda
13.  10 Years, Insects – (Killing All That Holds You - 2004) – Insetti
14.  Nina Simone, Work Song – (Forbidden Fruit - 1960) – Lavoro
15.  Murder By Death, A Second Opinion – (Fred Of Tooth And Claw - 2008) – Sul Lavoro
16.  Norah Jones, Painter Song – (Come Away With Me - 2002) – Disegnare
17.  Franz Ferdinand, Fade Together – (You Could Have It So Much Better - 2005) – La scomparsa di Patò
18.  Camera Obscura, Pen and Notebook – (Biggestome Blues Hi-fi - 2001) – Penna e Calamaio