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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

giovedì 26 aprile 2012

La Via

Il mondo corre troppo in fretta e, come sostengono in molti, serve una vera e propria metamorfosi dell’umanità per fare in modo che non ci si rimetta le penne.
Domenica scorsa più di un miliardo di persone nel mondo si sono mobilitati per la quarantaduesima edizione dell’Earth Day, il giorno della Terra in difesa della sostenibilità e dell’ambiente.
Gas serra, inquinamento, fame nel mondo, deforestazione... Una serie di giganteschi problemi che soffocano l’intero globo.
Ma quale strada intraprendere per sopravvivere ala crisi economica e sociale del pianeta?
Edgar Morin, filosofo e sociologo del «pensiero complesso», nel suo ultimo saggio dal titolo "La Via", propone la sua di soluzione per un inversione di tendenza.
Il novantunenne studioso critica l’idea di sviluppo così come si è affermata nel XX^ secolo e così sintetizza la sua posizione in una recente intervista: «la modernizzazione porta in sè l’occidentalizzazione e il mito dello sviluppo fondato sull’idea di una crescita infinita. E’ un mito che ci porta dritti contro un muro. Non possiamo continuare a riempire il pianeta di automobili, di centrali e di megalopoli. Questo modello di sviluppo - figlio di un liberalismo economico senza regole, tutto teso a produrre e a consumare sempre più - comporta conseguenze disastrose per la biosfera e le risorse naturali. Oggi, si parla molto di sviluppo sostenibile, che pero´ mi sembra solo una mezza misura. Il realtà, occorre affrontare e spaccare il nocciolo duro, tecno- economico, del concetto tradizionale di sviluppo, per salvarne solo alcuni elementi da mettere al servizio di un altro modello di sviluppo umano. E’ un problema urgente che riguarda tutti».
Per salvare l’umana specie, ci ricorda Morin, occorrono delle serie riforme «che riguardano la società e il nostro modo di vivere, la nostra relazione con le risorse e la biodiversità, come il nostro modo di produrre e consumare, di costruire le città e di spostarci. Ci sono solo due modi per uscire da una crisi. La regressione che torna al passato oppure la creatività che, con un grande sforzo d’immaginazione, inventa soluzioni inedite. Io ho scelto da tempo questa seconda possibilità».


Canzone del giorno: Your Decision (2009) - Alice In Chains
Clicca e ascolta: Your Decision....