nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

venerdì 30 giugno 2017

Errore

Al signor K. chiesero cosa stesse facendo. "Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore".

        Bertolt Brecht (1898 – 1956) - da  I Racconti del Signor Keuner


Canzone del giorno: Error  (2014) - Madeline Juno
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martedì 27 giugno 2017

Pubblicità

Il Sole 24 Ore pubblica oggi una breve "piccola-grande" notizia che ha a che fare con l'intenzione di Mark Zuckerberg di accaparrarsi una grossa fetta della spesa pubblicitaria attraverso un diverso uso dì Facebook: "Il social network, forte dei suoi due miliardi di utenti, sarebbe interessato a serie tv brevi, da 10 minuti, più facili da fruire su internet. Facebook si aggiunge così al novero già nutrito di società tecnologiche già scese in campo per le produzioni video originali, da Amazon a Netflix, a cui di recente si è aggiunta anche Apple. Il target di Facebook sono le persone tra 13 e 34 anni, con particolare attenzione a quelle tra 17 e 30".
Oltre a fare concorrenza alla tv per i guadagni pubblicitari, Facebook si propone l'obiettivo di far crescere il business legato ai video e da fine estate trasmetterà show e serie per i giovani con un budget di 3 milioni di dollari a puntata.
I dati parlano chiaro: i giovani (e anche i meno giovani) guardano sempre meno la televisione. La "generazione web", inoltre, utilizza moltissimo dil cosiddetto time-shifting, quella funzione, cioè, che permette di saltare la pubblicità o di vedere un programma dopo che è stato messo in onda. I canali e i programmi preferiti dai giovani, inoltre, sono quelli connessi con i social e, quindi, la Silicon Vally scende in campo con produzioni video mirate e orientate a inseguire i gusti dei clienti adolescenti.

Canzone del giorno: E adesso la pubblicità (1985) - Claudio Baglioni
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domenica 25 giugno 2017

Un euro

Emilio Giannelli, da google.it
















Canzone del giorno: Money is the name of the game (2007) - Koko Taylor
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sabato 24 giugno 2017

Economia

1. Se è verde o si muove, è biologia.
2. Se puzza, è chimica.
3. Se non funziona, è fisica.
4. Se non si capisce, è matematica.
5. Se non ha senso, è economia o psicologia.

Arthur Bloch - Guida pratica alla scienza moderna, Legge di Murphy

Canzone del giorno: Economy (2011) - John Mark McMillan
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giovedì 22 giugno 2017

L'età dell'ansia

Guardo i ragazzi sciamare per strada dopo il tema di maturità e avverto l’imbarazzo di essere stato, rispetto a loro, un privilegiato. Ricordo le emozioni di allora, lo stato di panico che si sarebbe ripresentato negli incubi adulti, quando mi sarei rivisto davanti alla commissione d’esame e a un foglio bianco, senza sapere ancora quale vita ci avrei messo dentro. In realtà il giorno degli esami sapevo benissimo che una vita ci sarebbe stata e che quella prova iniziatica mi sarebbe rimasta impressa proprio perché unica: il preludio a un futuro magari non altrettanto memorabile, ma disseminato di sufficienti certezze e reti di protezione. La maturità era il rito con cui si usciva dall’età dell’incoscienza per entrare in quella della ragione. Adesso segna il passaggio dal pianoro delle tutele al bosco del precariato. Dall’età dell’incoscienza all’età dell’ansia. 
Ascolto i ragazzi commentare la loro iniziazione come se fosse stata l’ultima e non posso fare a meno di pensare che non sarà così. La società degli X Factor, dove uno su mille ce la fa e gli esclusi restano a inveire sulla tastiera, si basa su provini continui dagli esiti instabili. L’energia prorompente di questi maturandi e futuri laureati rischia di languire dentro un lavoretto malpagato, un contratto di pochi mesi, un praticantato non retribuito. Qualcuno ce la farà: i più intraprendenti e i più ammanicati. Molti scapperanno a cercare altrove la strada di casa. Tutti gli altri andranno a ingrossare le file dell’esercito di chi dice che questo mondo è diventato troppo ingiusto per non essere anche sbagliato.

                             Massimo Gramellini, Il Caffè (Il Corriere della Sera - 22/6/2017)

Canzone del giorno: Anxiety  (1992) - Ramones
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martedì 20 giugno 2017

Fotografia

Un oggetto o un corpo dall’aspetto comune, se osservati con vera attenzione, si trasformano in qualcosa di sacro. La macchina fotografica può rivelare i segreti che l’occhio nudo o la mente non colgono, sparisce tutto tranne quello che viene messo a fuoco con l’obiettivo. La fotografia è un esercizio di osservazione e il risultato è sempre un colpo di fortuna: tra le migliaia di negativi che riempiono diversi cassetti del mio studio quelli eccezionali sono veramente pochi. (…) La macchina fotografica è uno strumento semplice, anche il più stupido può usarla, la sfida consiste nel creare attraverso di essa quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte. E’ una ricerca soprattutto spirituale. Cerco verità e bellezza nella trasparenza di una foglia d’autunno, nella forma perfetta di una chiocciola sulla spiaggia, nella curva di una schiena femminile, nella consistenza di un vecchio tronco d’albero e anche in altre sfuggenti forme della realtà. Alcune volte, mentre lavoro su un immagine nella mia camera oscura, fa la sua comparsa l’anima di una persona, l’emozione di un evento e l’essenza vitale di un oggetto, e allora il cuore mi trabocca di felicità e libero il pianto, non riesco a farne a meno.


Isabel Allende, Ritratto in seppia (2000)

Canzone del giorno: Into the Lens  (1980) - Yes
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sabato 17 giugno 2017

Educazione

- Quelli che vincono le elezioni come si chiamano?

- Quelli si chiamano deputati. E vanno in Parlamento. Anche se adesso non si chiama più nemmeno Parlamento. Si chiama "Pappamento" si chiama... Tu ridi eh? C'è mica tanto da ridere sai? Ci sarebbe da piangere. Altro che storie. Perché vedi, quelli che dovrebbero pensare agli interessi pubblici pensano invece agli interessi propri, perché purtroppo c'è questa tendenza alla disonestà, questa tendenza alla malafede, perciò se vuoi andar bene nella vita non bisogna mai fidarsi di nessuno! Mai! Mai fidarsi di nessuno, capito? Neanche di tuo padre! Oh oh, scherzavo, no, di papà sì eh. Da' un bacetto a papà.
Ma cos'è che fanno questi? Perché non vanno avanti? Muoversi! Muoversi! Tartarughe dai! Muoversi! Muoversi! Ohhh!
Senti, glielo facciamo lo scherzo del fazzoletto? Su. Fai finta di essere svenuto, appoggia la testolina, così. Oh per finta, mica per vero. Su, datti una grattatina, così, per scaramanzia.


I mostri (1963), regia di Dino Risi

Canzone del giorno: Soul Education  (1999) - Jamiroquai
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mercoledì 14 giugno 2017

Mostri


Sono tanti i film italiani che hanno provato a raccontare il senso civico dell'italiano medio. La qualità della nostra coscienza civica non è stata mai un gran che fin dagli albori della Repubblica. All'inizio degli anni '60 il grande regista Dino Risi, grazie alla straordinaria abilità camaleontica del duo Ugo Tognazzi-Vittorio Gassman, riuscì a rappresentare difetti e vizi di una società in piena trasformazione attraverso il famoso film a episodi "I mostri".
È il 1963 ed è in quegli anni che nasce l'Italia di oggi. "L'educazione sentimentale", primo episodio del film, è maldestramente inquietante proprio perché risulta fortemente attuale a distanza di più di 50 anni. Ugo Tognazzi interpreta un padre che si prende cura dell'educazione del figlio attraverso esempi ed espedienti quotidiani improntati all'assoluta disonestà e alla mancanza totale di senso civico e di rispetto per gli altri. Il comune senso dell'illegalità dell'italiano medio che invoca l'onestá (degli altri!) ma è sempre pronto a coltivare le sue piccole quotidiane irregolarità.
In questo mese di giugno sono tanti i sindaci che, siano essi al secondo mandato o eletti per la prima volta, inizieranno insieme alla loro giunta ad amministrare le piccole e grandi città italiane. In tema di educazione (civica e "sentimentale") ognuno di noi è sempre pronto a criticare chi ci amministra ma non a cambiare il proprio comportamento in un'ottica di giusta convivenza e di rispetto della legge. Anche per questo motivo sarebbe il caso di rivedere i minuti iniziale del film capolavoro di Dino Risi.

Canzone del giorno: I mostri che abbiamo dentro (2003) - Giorgio Gaber
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lunedì 12 giugno 2017

Frane

Nel vuoto di quel che resta dei partiti, mai come questa volta svogliati e distratti, la tornata delle elezioni comunali era l’inevitabile specchio di una politica sfilacciata, senza idee. Eppure dal voto negletto sono emerse rilevanti indicazioni. Non tanto il ritorno del bipolarismo centrodestra/centrosinistra, perché servono ben altre conferme prima di poterlo affermare. Quanto la grave sconfitta del Movimento Cinque Stelle, la prima seria battuta d’arresto registrata da un Grillo che forse presagiva la disfatta per come nelle ultime ore appariva scontroso e infastidito nelle strade della sua Genova. Essere esclusi da tutti i ballottaggi che contano è un pessimo presagio, tanto più che le percentuali raccolte da nord a sud sono scarse per una forza che si è proposta in questi anni come alternativa al sistema. È del tutto prematuro dedurre da questi dati che è cominciato il declino del M5S. Del resto, non c’è quasi mai omogeneità fra voto amministrativo e voto politico. I Cinque Stelle, nella loro storia breve e turbolenta, hanno dimostrato di essere a loro agio sul terreno delle elezioni legislative, mentre le vittorie nei comuni maggiori (Parma, Livorno, Roma e ora persino Torino) non hanno portato loro granché fortuna. (...) In ogni caso, è evidente che il populismo ha conosciuto una serie di brucianti sconfitte in giro per l’Europa. Pochi mesi fa, dopo la Brexit e la vittoria di Trump, sembrava in procinto di conquistare l’Occidente. Oggi è del tutto ridimensionato. Vedremo quel che accadrà nel prossimo futuro, in Italia e altrove in Europa.

Stefano Folli, la Repubblica (12/6/2017)

Canzone del giorno: My Sunday Feeling (1968) - Jethro Tull
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sabato 10 giugno 2017

Lavaggio

  • Gli uomini non si lavano mai; se gli dici: "Amore, ma non te la fai mai la doccia?" "No, tanto domani vado in piscina", oppure "No, io mi lavo a pezzi". "Ecco, giusto per sapermi regolare, oggi che pezzo hai scelto?".

                                                                                   Teresa Mannino


Canzone del giorno: Wash  (2011) - Bon Iver
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mercoledì 7 giugno 2017

Cifre

Calcoli. Stime. Statistiche. Numeri.
Possiamo considerare gli esseri umani soltanto dei numeri? I bambini e tutti i minorenni che muoiono lungo la pericolosa rotta del Mediterraneo rappresentano soltanto un mero elenco di naufraghi sfortunati?
L'Unicef, in occasione del vertice G7 a Taormina, ha "urlato" delle cifre che rendono (macabro) il concetto. 
In quell'acqua salata fra il Nord Africa e l'Italia sono morti non meno di 200 minorenni negli ultimi cinque mesi. Se vogliamo parlare di dati statistici, più i un bambino al giorno è morto fra le onde marine.
Nonostante i grandissimi rischi, il numero dei rifugiati e dei migranti che provano a raggiungere l'Europa è in costante aumento.
I ritardi della politica, delle istituzioni europee e di tanti che devono trovare adeguate soluzioni a un dramma di dimensioni bibliche, sono sotto gli occhi di tutti. Si attende, con ansia sempre maggiore, una risposta comune per la gestione degli esodi.
"Un numero maggiore di bambini sta affrontando la rotta del Mediterraneo Centrale per raggiungere l'Italia. Ciò significa che, per questo motivo, stanno morendo ancora più bambini", ha detto Justin Forsyth, vice direttore generale di Unicef, "un numero record di 26.000 bambini non accompagnati e separati è arrivato in Italia lo scorso anno, ma se il trend attuale continuerà, questo dato sarà ampiamente superato nel 2017. Non è un record di cui andare fieri, ma un monito del nostro fallimento collettivo nell'assicurare a questi bambini rifugiati e migranti sicurezza e benessere".


Canzone del giorno: Voglio di più  (1980) - Pino Daniele
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lunedì 5 giugno 2017

Psicosi

In un macabro gioco di specchi che riflette le immagini della mattanza islamista a Londra e il panico in piazza san Carlo a Torino, verosimilmente innescato dalla demenza alcoolica di pochi (un gesto, una parola, un oggetto, si vedrà), e che sovrappone il Terrore e la sua semplice proiezione, la notte di sabato 3 giugno consegna il Paese a una nuova emergenza. Tutta italiana e figlia della paura. Che denuncia la spiccata vulnerabilità psicologica del Paese. E descritta da una sola parola. «Psicosi». (...) Del resto, la circostanza che la psicosi di Torino abbia fatto più feriti e consegnato a un movimento di piazza inconsulto migliaia di persone rispetto all’attentato alla Manchester Arena, dove una bomba è esplosa per davvero, è un dato che segnala un rischio specifico del nostro Paese e ne mette a nudo la sua intima fragilità. Circostanza da sempre in cima all’agenda delle valutazioni dei nostri apparati di sicurezza, ma, da sabato notte, evidente agli occhi di chiunque. Con lo spettacolo di una piazza impazzita che ci ricorda come in un Paese come il nostro dal forte deficit di cultura della «sicurezza» (in questo caso nell’accezione inglese della parola “safety”, dunque di protezione civile) il rischio è trasformare ogni evento pubblico di grande richiamo in una scommessa al buio. (...) Nonostante un punto resti ancora assai opaco. Vale a dire il mancato divieto di vendita di bevande in bottiglie di vetro, che sono poi diventate il micidiale tappeto acuminato su cui la folla impazzita si è massacrata fuggendo.

Carlo Bonini, la Repubblica (5/6/2017)


Canzone del giorno: Psychosis  (2008) - Poets of the Fall
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venerdì 2 giugno 2017

Sangue

Canzone del giorno: Blood  (1993) - Pearl Jam
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Vauro, da Google.it

giovedì 1 giugno 2017

Playlist Maggio 2017

1.      U2, Kite – (All That You Can’t Leave Behind – 2000) –  Alitalia
2.      Russ Ballard, On The Rebound – (Barnet Dogs – 1980) –  Riconferma
3.      Maroon 5, One More Night – (Overxposed – 2012) –  Spari notturni
4.      Creedence Clearwater Revival, Hey Tonight – (Pendulum – 1970) –  Notte
5.      Boston, More Than A Feeling – (More Than A Feeling – 1976) –  Macron
6.      Ivan Graziani, Navi – (Ivan Graziani – 1983) –  Navi
7.      Zac Brown Band, Family Table – (Welcome Home – 2017) –  Famiglia all’improvviso
8.      Carole King, Beautiful – (Tapestry – 1971) –  Eredita
9.      Paola Turci, Nel nome di chi – (Attraversami il cuore – 2009) –  Valori
10.  Negramaro, Lo sai da qui – (La rivoluzione sta arrivando – 2015) –  Venicinque anni fa
11.  Green Day, See the Light – (21sr Century Breakdown - 2009) –  Infamia
12.  America, Children – (America -1971) –  Conchiglie
13.  Jonis Joplin, Road Block – (Joplin in Concert -1972) –  Viabilità