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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

martedì 27 giugno 2017

Pubblicità

Il Sole 24 Ore pubblica oggi una breve "piccola-grande" notizia che ha a che fare con l'intenzione di Mark Zuckerberg di accaparrarsi una grossa fetta della spesa pubblicitaria attraverso un diverso uso dì Facebook: "Il social network, forte dei suoi due miliardi di utenti, sarebbe interessato a serie tv brevi, da 10 minuti, più facili da fruire su internet. Facebook si aggiunge così al novero già nutrito di società tecnologiche già scese in campo per le produzioni video originali, da Amazon a Netflix, a cui di recente si è aggiunta anche Apple. Il target di Facebook sono le persone tra 13 e 34 anni, con particolare attenzione a quelle tra 17 e 30".
Oltre a fare concorrenza alla tv per i guadagni pubblicitari, Facebook si propone l'obiettivo di far crescere il business legato ai video e da fine estate trasmetterà show e serie per i giovani con un budget di 3 milioni di dollari a puntata.
I dati parlano chiaro: i giovani (e anche i meno giovani) guardano sempre meno la televisione. La "generazione web", inoltre, utilizza moltissimo dil cosiddetto time-shifting, quella funzione, cioè, che permette di saltare la pubblicità o di vedere un programma dopo che è stato messo in onda. I canali e i programmi preferiti dai giovani, inoltre, sono quelli connessi con i social e, quindi, la Silicon Vally scende in campo con produzioni video mirate e orientate a inseguire i gusti dei clienti adolescenti.

Canzone del giorno: E adesso la pubblicità (1985) - Claudio Baglioni
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