nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

lunedì 31 dicembre 2018

Playlist Dicembre 2018


1.      George Michael, Father Figure  (Faith – 1987) –  Edipo
2.      Boston, Peace of  Mind  (Boston – 1976) – Cavalletta
3.      Robbie Williams, Eyes On the Highway – (Under the Radar Vol.2  2017) – Il critico
4.      Etta James, The Sky Is Crying  (Blues to the Bone – 2004) – DJ set
5.      Sergio Endrigo, Io che amo te  (Sergio Endrigo – 1963) – Io che amo solo te
6.      Coldplay, Spies  (Parachutes – 2000) – 1984
7.      Black Sabbath, Solitude  (Master of Reality – 1971) –  Singletudine
8.      Queen, Bohemian  Rhapsody  (A Night At The Opera – 1975) – Bohemian Rhapsody
9.      Tiromancino, La nostra realtà  (Indagine su un sentimento – 2014) –  Continenze
10.  Pink Floyd, Money  (The Dark Side of  The Moon – 1973) – Pink Floyd – Money (1973)
11.  Gianmaria Testa, Ritals  (Da questa parte del mare – 2006) –  Presepe
12.  Michael Bublé, Such a Night  (Love – 2018) –  Superba
13.  Frank Sinatra, The Best Is Yet To Come  (It Might as Well Be Swing – 1964) –  Il meglio

sabato 29 dicembre 2018

Il meglio


Che il meglio di quest'anno sia il peggio del prossimo.

Paul Dickson
, Toasts (2009)



Canzone del giorno: The Best Is Yet To Come (1964) - Frank Sinatra
Clicca e ascoltaThe Best....

giovedì 27 dicembre 2018

Superba

La cosa più superba è la notte
quando cadono gli ultimi spaventi
e l'anima si getta all'avventura.


Alda Merini, Superba è la notte (2000)



Canzone del giorno: Such a Night (2005) - Michael Bublé
Clicca e ascoltaSuch....

martedì 25 dicembre 2018

Presepe

Presepi, Palazzo Scarlata (Lercara Friddi)

E sapevamo la pazienza
di chi non si può fermare
e la santa carità
del santo regalare
lo sapevamo anche noi
il colore dell'offesa
e un abitare magro e magro
che non diventa casa
e la nebbia di fiato alla vetrine
e il tiepido del pane
e l'onta del rifiuto
lo sapevamo anche noi
questo guardare muto.


Gianmaria Testa, Ritals (2006)



Canzone del giorno: Ritals (2006) - Gianmaria Testa
Clicca e ascoltaRitals....

domenica 23 dicembre 2018

Pink Floyd - Money (1973)

L'amore per il denaro è la radice di tutti i mali: così sta scritto nel Nuovo Testamento. Roger Waters parte proprio da questo presupposto quando scrive Money, la celebre canzone contenuta nell'album capolavoro dei Pink Floyd The Dark Side Of The Moon. "Nel disco ci voleva un pezzo sui soldi", dichiarerà Waters. "Decisi di scrivere il testo su un motivato che avevo tirato fuori giocando sulle ottave, con una introduzione in 7/4. Un tema semplice, un rifà semplice... Penso che le idee migliori siano anche le più ovvie. Money è magnificamente ovvia". (...)
Il brano è accreditato al solo Roger Waters - autore del testo e della linea melodica - ma non è da sottovalutare il contributo degli altri membri della band che, insieme al bassista, sviluppano uno strepitoso arrangiamento musicale dal sapore blues. È David Gilmour ad avere l'idea dei cambiamenti di tempo in 4/4 durante le sue parti soliste. Inoltre, attraverso l'uso di effetti quale il riverbero e il delay, scandisce con il suono del proprio strumento l'andamento della canzone. (...) Il testo della canzone, inoltre, verrà ripreso in una celebre scena del film The Wall (1982) diretto da Alan Parker. Quando la maestra scopre che Pink (il protagonista) sta scrivendo una poesia, per umiliarlo la legge ad alta voce davanti ai suoi compagni di classe sentenziando, infine, che si tratta di spazzatura: quella spazzatura altro non è che il testo di Money.

Ezio Guaitamacchi, da 1000 canzoni che ci hanno cambiato la vita (ed.Rizzoli - 2009)

Money, get back
I’m all right Jack
keep your hands off of my stack
Money, it’s a hit
Don’t give me that do goody good bullshit
I’m in the high-fidelity first class traveling set
And I think I need a Lear jet

Canzone del giorno: Money (1973) - Pink Floyd
Clicca e ascoltaMoney....

venerdì 21 dicembre 2018

Continenze

Quando siamo troppo allegri, in realtà siamo infelici.
Quando parliamo troppo, in realtà siamo a disagio.
Quando urliamo, in realtà abbiamo paura.
In realtà, la realtà non e’ quasi mai come appare.
Nei silenzi, negli equilibri, nelle “continenze” si trovano la vera realtà e la vera forza…

                                                                             Virginia Woolf

Canzone del giorno: La nostra realtà (2014) - Tiromancino
Clicca e ascoltaLa nostra....

martedì 18 dicembre 2018

Post Scriptum Film

Bohemian Rhapsody

REGIA: Bryan Singer
INTERPRETI: Rami Malek, Lucy Boynton, Gwilym Lee, Ben Hardy, Joseph Mazzello, Aidan Gillen, Tom Hollander
SCENEGGIATURA: Anthony McCarten
DURATA: 106'
USCITA: 29/11
13 luglio 1985. Bob Geldof e Midge Ure riescono ad organizzare il Live Aid, concerto-evento in più parti del mondo per ricavare fondi contro le carestia in alcuni paesi africani. La partecipazione degli artisti rock del tempo è entusiasmante. Nello stadio di Wambley si esibiscono Elton John, David Bowie, gli U2. Quel giorno, però, sono i Queen coloro che, durante i loro venti minuti di performance, riusciranno ad ammaliare maggiormente la folla.
La prima scena di Bohemian Rhapsody, il film sui primi 15 anni dei Queen, ricostruisce    i secondi di phatos che portano Freddy Mercury a fare il suo ingresso sul mega parco londinese. Dopodiché la sceneggiatura del film sposta le lancette al 1970, quando Bryan May, Roger Tylor e Freddy Mercury (all'anagrafe Farrokh Bulsara, di origini Parsi) decidono di unire i loro talenti per mettere in piedi una band.
Il film è avvincente e, in molte parti, anche molto emozionante. Riesce con grazia a ripercorrere i momenti più rappresentativi di uno dei gruppi musicali più famosi della storia e coinvolgere lo spettatore con le vicende personali del loro performer, genio e sregolatezza nonché voce a anima della band.
Il bravissimo Rami Malek riesce con naturalezza a riportare in vita il talento e la solitudine di un uomo colmo di contrasti interiori. I due registi che si sono avvicendati sono riusciti a ben amalgamare tanti momenti e dettagli che, era risaputo, avrebbero diviso la critica e molti sostenitori del gruppo.
Per meglio abbandonarsi alle quasi due ore del film basta non considerare Bohemian Rhapsody come un film soltanto biografico e lasciare ai margini le diatribe di chi, da fan sfegatato, ci ricorda che l'incontro fra Freddy e il resto della band non sia stato del tutto causale come enfatizzato nella pellicola ovvero che il rapporto del performer con Mary Austen, sua amica-compagna, non sia nel film del tutto aderente a quanto realmente accaduto.
La suggestione delle canzoni, le vicende del successo della band, l'avvincente forza creativa di Freddy Mercury, insieme ai  drammatici momenti che hanno caratterizzato la sua vita, riescono a far spiccare il volo a un film "romantico" e grintoso.
Alla fine del film la "riunificazione" fra Freddy e il resto della band ci fa assaporare il gusto dell'amicizia e della forza del rock. Proprio per questo motivo la "ricostruzione" di quei famosi minuti nello stadio di Wembley, con più di 70.000 persone ammaliate dalla forza trainante di Radio Ga Ga, We Are The Champions e di Bohemian Rhapsody, rappresenta un finale dal forte impatto e decisamente coinvolgente.

Canzone del giorno: Bohemian Rhapsody (1975) - Queen
Clicca e ascoltaBohemian....

lunedì 17 dicembre 2018

Singletudine

Una società che si lascia: la rottura delle relazioni affettive stabili. Ci si sposa sempre di meno e ci si lascia sempre di più. Dal 2006 al 2016 i matrimoni sono diminuiti del 17,4%, passando da 245.992 a 203.258. A diminuire sono soprattutto gli sposalizi religiosi (-33,6%), mentre quelli civili sono aumentati del 14,1%, fino a rappresentare il 46,9% del totale. Le separazioni sono aumentate dalle 80.407 del 2006 alle 91.706 del 2015 (+14%), mentre i divorzi, anche per impulso della legge sul «divorzio breve», raddoppiano letteralmente, passando dai 49.534 del 2006 ai 99.071 del 2016 (+100%). E cresce la «singletudine»: le persone sole non vedove sono aumentate de 50,3% dal 2007 al 2017 e oggi sono poco più di 5 milioni.

Censis, estratto dal Rapporto 2018 

Canzone del giorno: Solitude (1971) - Black Sabbath
Clicca e ascolta: Solitude....

venerdì 14 dicembre 2018

1984

Dov’eri ieri sera a cena? E stamattina a che ora sei uscito di casa? Il tuo telefono lo sa. E vende l’informazione a delle aziende private. Quattro giornalisti del New York Times hanno avuto accesso al database di una di queste aziende. Si vede una mappa di New York piena di puntini luminosi: milioni di telefoni tracciati, fino a quattordicimila volte al giorno, con un’approssimazione di meno di un metro.
Le informazioni raccolte sono anonime, ma risalire all’identità delle persone è semplice. Un puntino sulla mappa esce da un'abitazione alle 7 di mattina, raggiunge una scuola media a 22 chilometri di distanza. Poi esce dalla scuola nel pomeriggio ed entra nello studio di un dermatologo. Torna a casa, passeggia in un parco. Poi passa la sera all’interno di un’altra abitazione. È la casa dell’ex fidanzato. Quel puntino è una donna: Lisa Magrin, 46 anni, insegnante di matematica.
Sono almeno 75 le aziende che raccolgono informazioni dai telefoni, e sono circa duecento milioni i telefoni tracciati ogni giorno solo negli Stati Uniti, per un giro d’affari di 21 miliardi di dollari: soprattutto pubblicità mirata, con Google e Facebook in testa. Tracciando chi entra nel pronto soccorso, un’agenzia vende spazi pubblicitari ad avvocati specializzati in cause per lesioni personali. Due aziende hanno tracciato le persone presenti alla cerimonia di insediamento di Donald Trump.
“È come vivere nel mondo descritto nel libro 1984”, ha detto il socio di una di queste aziende. Sono più di mille le app in grado di rilevare con precisione la nostra posizione. Edward Snowden, l’ex informatico della Cia che nel 2013 ha reso pubblici i programmi di sorveglianza di massa del governo statunitense e di quello britannico, una volta ha scritto: “Sostenere che non si è interessati al diritto alla privacy perché non si ha nulla da nascondere è come affermare che non si è interessati alla libertà di espressione perché non si ha nulla da dire”.

Giovanni De Mauro, Internazionale (14/12/2018)

Canzone del giorno: Spies (2000) - Coldplay
Clicca e ascoltaSpies....

mercoledì 12 dicembre 2018

Io che amo solo te

“Mi ero innamorato di una segretaria e per lei ho scritto in venti minuti Io Che Amo Solo Te e pensavo di inciderla come un madrigale d’amore, con un’atmosfera molto contenuta. Quando la feci sentire a Nanni Ricordi a lui piacque da morire e Bacalov fece questo arrangiamento così maestoso, con l’introduzione degli archi e tutto il resto. Il direttore dell’ufficio vendite, il signor Pulvirenti, non voleva far uscire il disco perché in quel periodo andavano di moda quelle che noi chiamavamo in gergo le “sedakate”, da Neil Sedaka: arrangiamenti che cominciavano con otto misure di batteria e poi partiva la canzone, mentre invece Io Che Amo Solo Te aveva un’introduzione di archi molto lenta, e secondo loro non poteva funzionare”.

Sergio Endrigo, da Sergio Endrigo, La voce dell’uomo, Edizioni Associate, 2002

Canzone del giorno: Io che amo solo te (1962) - Sergio Endrigo
Clicca e ascoltaIo che amo....

domenica 9 dicembre 2018

DJ set

Più che una Lanterna Azzurra, ora è una scatola nera. Piena di misteri, zone d'ombra, gravissimi reati.
Intorno alla tragedia di Corinaldo si apre uno scenario destinato a cambiare (per fortuna) le regole dei concerti nei prossimi anni. Anzi degli eventi musicali, perché Sfera Ebbasta al Lanterna Azzurra Clubbing di Corinaldo non avrebbe dovuto tenere un concerto ma un dj set, che è spesso una formula vaga per garantire la presenza di un artista di grido senza tutto il (costoso) contorno scenografico e di attrezzature tecniche. All'1 di notte, Sfera Ebbasta, che proprio il 7 dicembre ha compiuto 26 anni pubblicando una riedizione del suo disco Rockstar, non era ancora arrivato in scena. Al di là delle violazioni di legge, ci sono ragioni di opportunità: come dimostrano le vittime, il pubblico di Sfera è adolescente o neppure quello, spesso si fa accompagnare dai genitori perché non è autonomo negli spostamenti, l'evento sarebbe andato in scena molto dopo le annunciate 23 e una domanda a mamme e papà andrebbe fatta: sono eventi adeguati all'età dei vostri figli? I vostri genitori vi ci avrebbero accompagnati?
E poi c'è la mancanza di controllo non soltanto, come pare, nel locale, ma anche per quel preciso tipo di concerti. Basta scorrere le cronache per accorgersi che anche in altre occasioni ai concerti di Sfera Ebbasta è stato utilizzato impropriamente lo spray al peperoncino… (…)
E poi c'è la «valvola della capienza» che coinvolge non solo l'organizzatore locale ma anche il promoter nazionale che stila il calendario dei concerti e delle apparizioni dei propri artisti. Come si fa a «vendere» una data dell'eroe pop del momento a un locale nel quale evidentemente le regole fondamentali non sono rispettate? Fatte salve poche organizzazioni rigorose, la mappa degli appuntamenti musicali è talvolta gestita da società inadeguate che non garantiscono i livelli minimi di sicurezza.
E lo dimostra anche il fatto che, a fronte di una vendita di biglietti superiore alle 1.400 unità, lo stesso ministro dell'Interno Matteo Salvini ha parlato di una capienza regolamentare intorno alle 800 persone mentre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha fatto cenno solo a 469, i posti effettivi che sarebbero stati autorizzati: segno che anche in questo c'è stata poca chiarezza nella comunicazione delle cifre alle autorità competenti. Insomma, come purtroppo sempre accade, c'è bisogno di una tragedia per illuminare un circuito poco chiaro, nel quale non si lamenta tanto la mancanza di normativa e regolamenti quanto quella di controlli adeguati che evitino di chiedersi com'è possibile nel 2018 morire a 11 anni a un concerto irregolare.

Paolo Giordano, Il Giornale (9/12/2018)

Canzone del giorno: The Sky Is Crying (2004) - Etta James
Clicca e ascoltaThe Sky....

venerdì 7 dicembre 2018

Il critico


Il critico è quel tale che afferma di conoscere bene le autostrade, ma che non sa guidare.

                                                      Kenneth Tynan, critico teatrale e scrittore inglese (1927 - 1980)




Canzone del giorno: Eyes On The Highway (2017) - Robbie Williams
Clicca e ascoltaEyes....

martedì 4 dicembre 2018

Cavalletta

In questa congiuntura storica, a metà del guado tra la vecchia carta stampata e gli schermi di computer, tablet e telefoni, non si sa ancora che sorte ci riserverà il futuro. In termini assoluti non è neppure vero che leggiamo meno. In realtà siamo sopraffatti dalle informazioni: l’individuo medio consuma, saltabeccando da un dispositivo all’altro, 34 gigabyte al giorno di contenuti, l’equivalente di circa 100mila parole, in pratica un romanzo lungo. Quello di cui siamo sempre più incapaci, sovrastati dalla massa delle informazioni da internet e distratti da mille stimoli digitali, è trovare la calma e la forza, o meglio la “pazienza cognitiva”, per affrontare letture lunghe e lente, capaci di risuonare dentro di noi, di aprire mondi sconosciuti e trasformarsi in riflessione, conoscenza e saggezza. Al computer o sui telefonini, la nostra mente è una cavalletta. Diversi gruppi di ricerca stanno studiando e quantificando che cosa succede quando leggiamo su uno schermo rispetto a quando posiamo gli occhi su una pagina stampata, e qual è il tributo da pagare per l’apparente velocità e il minore sforzo con cui maciniamo informazioni.

                                                                                                                      Chiara Palmerini, Il Sole 24 Ore (2/12/2018)

Canzone del giorno: Peace Of Mind (1976) - Boston
Clicca e ascolta: Peace....

domenica 2 dicembre 2018

Edipo

Natangelo, da google.it
















Canzone del giorno: Father Figure (1987) - George Michael
Clicca e ascoltaFather....

sabato 1 dicembre 2018

Playlist Novembre 2018


1.      Poor Old Lu, Crushed  (Waiting Room – 2002) – Manovra
2.      Anastacia, Resurrection  (Resurrection – 2014) – Elevazione
3.       Florence and The Machine, Hurricane Drunk  (Lungs – 2009) – Il niente che uccide
4.      Antonio Carlos Jobim, Triste  (Wave – 1967) – Tristezza
5.      Litfiba, Straniero – (Eutòpia  2016) – Intolleranza
6.      Linkin Park,What I’ve Done  (Minutes To Midnight  2007) – Natura
7.      Alessandra Amoroso, Parola chiave  (10 – 2018) – Talenti
8.      Alan Parson Project, Silence And I  (Eye In The Sky – 1982) – Conversazione
9.      Alabama Shekes, Future People – (Sound & Color – 2016) – Stantuffo
10.  Jethro Tull, Fylingdale Fly – (A – 1980) – Cortocircuito
11.  Alice in Chains, Never Fade – (Rainier Fog – 2018) – Rainier Fog
12.  Levante, Duri come me – (Manuale distruzione – 2014) – Abilità 
13.  Billie Holiday, I'll Be Seeng You – (1944) – Bernardo Bertolucci