nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 22 aprile 2012

La strada


 Qualche settimana fa mio figlio ha deciso, in modo repentino, di “cancellarsi” da Facebook.
Ho pensato che questa forma di  “disintossicazione” non poteva che fargli bene, a tutto vantaggio di un maggiore contatto con la “realtà” (vera!) e, illusione di un “povero padre”, di una più intensa dedizione allo studio.
La “spina staccata” dal più gettonato social network è durata pochi (pochissimi!) giorni e la crisi d’astinenza ha portato il ragazzo ad una nuova registrazione, magari con amicizie e contatti più selezionati (almeno così mi ha detto!), ma ritornando a trascorrere un numero imprecisato di secondi, minuti, ore davanti allo schermo in connessione via rete.
Di recente sono state rese note alcune statistiche sui tempi medi che un utente trascorre su Facebook. Numeri da capogiro se si pensa che corrisponde a più di 12 minuti al giorno, il tempo medio trascorso dall’utente mondiale sul social network. In un mese, in pratica, si resta inchiodati sulla piattaforma inventata da Mark Zuckenberg per più di sei ore!
Individui (giovani e non) fuori dalla realtà nel loro rapporto con i social network?
La risposta è difficile e non è non sempre vero affermare che in rete si diventa così inteligenti (virtualmente) fino a divenire degli autentici “stupidi” nella realtà.
In ogni caso è sempre utile non stancarsi mai di sostenere che la vera “realtà” è al di fuori dell’ambito limitato di un computer e come cantava Giorgio Gaber: “C’è solo la strada su cui puoi contare; la strada è l’unica salvezza (…); bisogna ritornare nella strada per conoscere chi siamo”.

Canzone del giorno: Real Life (1991) - Simple Minds
Clicca e ascolta: Real....