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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

martedì 10 gennaio 2023

Il grande inganno

Se volete sapere che cosa è il populismo - non il sovranismo o la più generica demagogia - guardate a Washington, all’assalto a Capitol Hill di due anni fa, e a Brasilia, all’assalto di domenica al Parlamento e  al Palazzo presidenziale. Il populismo ha un’idea soltanto: l’èlite è cattiva e il popolo è buono, l’èlite è bugiarda e il popolo è nella verità, l’èlite schiaccia il popolo e schiacciare le èlite è la sola via di salvezza del popolo. E dunque il popolo, o meglio una sedicente e sediziosa avanguardia, sia a Washington sia a Brasilia si è incaricato di ristabilire la verità, negata da un risultato del voto truccato dalle èlite. L’altra caratteristica del populismo e la deresponsabilizzazione dei leader. Il laeder populista non ha idee sue e non è che è un compito: portare alla riscossa le idee del popolo. Il laeder populista non ha soluzione ai problemi, chiede al popolo quali soluzioni ritenga adeguate. Non si prende la responsabilità di scegliere, lui è un semplice portavoce. Però ha il ruolo di aprire gli occhi al popolo: ecco che cosa vi stanno facendo. Non a me, a voi. Loro, i leader populisti, non sono nel fuoco della protesta, restano ai margini a sobillarla. Loro non hanno la responsabilità, specialmente penale. La responsabilità è del poverocristo che insulta il presidente la Repubblica, che minaccia la presidente del Consiglio, che entra a riprendersi ciò che gli spetta nei palazzi del potere di Washington e Brasilia (nel momento in cui scrivo, gli arrestati sono mille e duecento). Del popolo è il potere, del popolo la responsabilità. Mica male come truffa.


Mattia Feltri, La Stampa (10/1/2023)


Canzone del giorno: Darkness (2002) - Peter Gabriel
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