nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

sabato 20 luglio 2019

Non dice

....mi pare interessante proprio quello che Salvini non dice e il modo in cui non lo dice. A osservare tutte le sue risposte sul ruolo e il mandato di Savoini nei rapporti recenti con la Russia è evidente un metodo:

– non rispondere alle domande concrete ed esatte;

– cambiare discorso facendo battute (scarse, e con risultati imbarazzanti, devo ripetere);

– cambiare discorso mostrandosi annoiato da queste sciocchezze;

– cambiare discorso sostenendo che le cose non lo riguardino (“ognuno è libero…”, eccetera).
Salvini sa benissimo che non può rispondere su chi abbia coinvolto Savoini sulla Russia, chi lo abbia autorizzato, chi gli abbia dato mandato. Perché se conferma i rapporti ufficiali e sostanziali della Lega e propri con Savoini, la famigerata riunione in questione a Mosca gli diventa un guaio, perché lui doveva esserne al corrente o averne dato responsabilità a Savoini (come è realistico che sia), e quindi essere a sua volta responsabile di un tentativo di finanziamento disonesto per la Lega. Se i rapporti li nega e sostiene di non saperne niente, gli diventa un guaio perché può essere smentito spettacolarmente (persino dai suoi alleati di governo) e figurare da bugiardo.
Quindi sfugge, fa battute, cambia argomento: metodicamente, da una settimana. Prende tempo e spera che passi.
È l’equivalente di “mi avvalgo della facoltà di non rispondere perché quello che direi potrebbe incriminarmi”, solo che lui è ministro e non imputato e quindi non ha diritto di avvalersene. E la giuria, quando nei film l’imputato dice così, ne trae una conclusione sola: che hai qualcosa da nascondere.

Luca Sofri, www.wittgenstein.it (18/7/2019)

Canzone del giorno: Anything I Say To You Now (2017) - Ryan Adams
Clicca e ascoltaAnything....