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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

lunedì 8 aprile 2019

Indaffarati

Osservate la gente correre indaffarata, nelle strade. Non guardano né a destra, né a sinistra, preoccupati, con gli occhi fissi a terra, come cani. Tirano dritto, ma sempre senza guardare davanti a sé, poiché coprono un percorso, già risaputo, macchinalmente. In tutte le grandi città del mondo le cose stanno così.
L’uomo moderno, universale, è l’uomo indaffarato, che non ha tempo, che è prigioniero della necessità, che non comprende come una cosa possa non essere utile; che non comprende neppure come, in realtà, proprio l’utile possa essere un peso inutile, opprimente.
Se non si comprende l’utilità dell’inutile e l’inutilità dell’utile, non si comprende l’arte; e un paese dove non si comprende l’arte è un paese di schiavi o di robots, un paese di persone infelici, di persone che non ridono nè sorridono, un paese senza spirito; dove non c’è umorismo, non c’è il riso, c’è la collera e l’odio.

Eugène Ionesco (1909 -1994), da una conferenza tenuta dal drammaturgo nel febbraio del 1961.

Canzone del giorno: Disordine d'aprile (2015) - Max Gazzè ft. Tommaso Di Giulio
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