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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

sabato 9 febbraio 2019

Hattie Carroll

Alla fine del 1963 Bob Dylan registra a New York uno dei suoi album più famosi: The Times The Are A-Changin'.
Una delle dieci canzoni ha uno strano titolo "The Lonesome Death Of Hattie Carroll".
Racconta di una tragedia avvenuta a Baltimora il 9 febbraio 1963, cinquantasei anni fa.
La protagonista della triste storia è una donna di colore, madre di 10 figli, che lavora come barista in un hotel di lusso.
È trascorsa da poco la mezzanotte. Uomini e donne della buona società continuano a ballare, divertirsi e bere nel locale all'interno dell'hotel. Billy Zantzinger, un ragazzone bianco, figlio di un proprietario di una piantagione di tabacco, arriva durante la festa insieme alla moglie. Nel ristorante dove la coppia ha cenato, il giovane, già in preda dell'alcool, ha cercato di picchiare dei camerieri.
Anche la moglie è nel panico ma probabilmente non prevede che, arrivati nel locale dell'hotel, il marito continui con i sui gesti violenti. Appena arrivato in sala si scaglia contro una cameriera, la picchia e la disprezza in modo razzista chiamandola "nigger". Poco dopo si avvicina al bar e ordina un bicchiere di Bourbon. Hattie Carroll è al bancone e porge al giovane il bicchiere di whiskey. Lo scellerato, però, non è contento del servizio della donna, l'apostrofa come "puttana negra" e inizia a colpirla alla testa con il suo bastone da passeggio. Riescono a fermarlo ma la povera donna sta sanguinando e crolla a terra. Morirà in ospedale qualche ora dopo.
Qualche mese dopo il grande cantautore scrive The Lonesome Death Of Hattie Carroll (La morte solitaria di di Hattie Carroll).

"Oh, ma voi che filosofate sulle disgrazie e criticate tutte le paure,
affondate profondamente il fazzoletto sulla vostra faccia
perché è questo il momento delle vostre lacrime".

Bob Dylan nel suo brano, oltre a a condannare il gesto razzista e omicida contro una brava donna, punta l'indice contro l'ingiustizia della società di quel tempo, contro dei giudici che, durante il processo per omicidio a Billy Zantzinger, accolgono le richieste degli avvocati di grido che lo difendono e accettano l'attenuante dell'ubriachezza in modo da condannarlo soltanto a sei mesi di carcere e a una multa di 500 dollari. 
In un locale notturno di Manhattan, Bob Dylan scrive la canzone in una notte. 
Un'altra versione sostiene che il brano fu scritto a casa di Joan Beaz a Carmel, in California, ma poco importa, perché la forza ribelle della canzone sta nell'averla incisa a pochi mesi dal processo farsa e di averla utilizzata per aprire per tanti mesi i suoi concerti. Una protesta nitida.
Ancora oggi l'ascoltiamo con convinto rispetto. Con essa Bob Dylan ha dato un po' di giustizia alla povera Hattie e condannato per sempre la follia omicida di un razzista.

Canzone del giorno: The Lonesome Death of Hattie Carroll (1963) - Bob Dylan
Clicca e ascoltaThe Lonesome....