nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

martedì 4 aprile 2017

Homo videns

..... è la televisione che modifica per prima, e fondamentalmente, la natura stessa della comunicazione spostandola dal contesto della parola (stampata o radiotrasmessa che sia) al contesto dell'immagine. La differenza è radicale. La parola è un «simbolo» tutto risolto in quel che significa, in quel che fa capire. E la parola fa capire soltanto se capita, e cioè se conosciamo la lingua alla quale ap- partiene; altrimenti è lettera morta, un segno o un suono qualsiasi. Per contro l'immagine è pura e semplice rappresentazione visiva. L'immagine si vede e basta; e per vederla basta la vista, basta non essere ciechi. L'immagine non si vede in cinese, arabo o inglese. Ripeto: si vede e basta.

.... le potenzialità di Internet sono pressoché infinite, e tanto nel male come nel bene. Sono e saranno positive quando l'utente userà lo strumento per acquisire informazioni e conoscenze, e cioè quando sarà ispirato da genuini interessi intellettuali, dalla voglia di sapere e capire. Ma il grosso degli utenti di Internet non è, e prevedo che nemmeno sarà, di questo tipo. La paidèia del video promette di passare a Internet analfabeti culturali rapidamente dimentichi di quel poco che hanno dovuto imparare a scuola, e quindi analfabeti culturali che ammazzeranno in Internet il loro tempo vuoto in compagnia di «anime gemelle» sportive, erotiche, o di minuti hobbies. Per questo tipo di utente Internet è soprattutto un ter-rific way to waste time, uno splendido modo di sprecare il tempo investendolo in futilità.

Giovanni Sartori, Homo videns. Televisione e post-pensiero (ed. Laterza - 1997)

Canzone del giorno: Television Eye  (1971) - John Mayall
Clicca e ascoltaTelevision....