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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

martedì 26 luglio 2016

Turchia

I dati parlano da soli. Quelli riguardanti gli arrestati sono stati diramati dallo stesso Erdogan. Fra i 13.000 e passa "oppositori" del governo turco finiti dietro le sbarre ce ne sono quasi seimila ai quali è stato convalidato il fermo. 
All'indomani del golpe fallito, con estrema facilità la "vendetta" di Erdogan si è manifestata appieno. Oltre ai tantissimi militari la scure di Erdogan si è abbattuta su 2101 magistrati, 1.485 poliziotti, 52 autorità amministrative, 689 civili. In un battibaleno sono stati sospesi oltre 21mila docenti di scuole pubbliche e la licenza di insegnamento è stata revocata a migliaia di professori di scuole private. Tutti colpevoli, secondo il governo, di avere favorito o appoggiato il tentativo di colpo di stato. Le autorità hanno chiuso quasi mille scuole, 15 università, messo al bando alcuni sindacati e centinaia di associazioni. I giornalisti sono stati messi a tacere e per 42 di loro è stato spiccato mandato di arresto.
Incriminazioni, arresti, passaporti ritirati, licenziamenti in blocco. Nella legislazione penale potrebbe anche essere integrata la pena di morte.
Erdogan sta facendo piazza pulita incriminando non sola tanto i suoi diretti nemici ma anche tanti democratici oppositori.
Amnesty International rileva che ci sono prove attendibili su torture, stupri compresi, inflitte alle persone arrestate.
Bruttissima situazione.

Canzone del giorno:  Telephone Call From Istanbul (1987) - Tom Waits
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