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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

venerdì 29 luglio 2016

Narciso

In Germania gli psicologi dicono che i genitori dovrebbero chiedere il permesso ai figli prima di metterli su Facebook. 

«Mamme e padri cominciano in assoluta buona fede, entusiasti, orgogliosi del nuovo arrivato. Mettono le sue prime smorfie in Rete, anzi cominciano addirittura con le ecografie. Lo vogliono mostrare fieri al mondo. Fanno un po’ come una volta quando si incontravano gli amici e si tirava fuori dal portafoglio la foto dei figli per far vedere come erano diventati grandi. Ma ora è tutto diverso, e i figli rischiano di farsi del male».

Bambini a rischio per quelle immagini?

«Questa forma di esibizionismo dei genitori, che giorno dopo giorno intasano Facebook delle immagini dei figli, può provocare danni alla personalità del bambino che quando si vede continuamente esposto, senza possibilità di decisione, può sentirsi a disagio a causa dei commenti negativi o, all’opposto, superiore ai coetanei per un apprezzamento in più. Il bambino finisce per crearsi l’immagine interna che ha di se stesso attraverso quelle immagini e le reazioni che provocano. Rischia di diventare già un piccolo Narciso, un ammiratore di se stesso». 

Tilde Giani Gallino, psicologa (da un'intervista a Repubblica)


Canzone del giorno: Parole di burro (2000) - Carmen Consoli
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