nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

lunedì 23 novembre 2015

Stereotipo

"L’italiano serio, in patria o all’estero, s’indigna per i luo­ghi comuni che strozzano l’Italia. A farlo arrabbiare sono parole come mafioso, pizza, mandolino, fascismo, grande amatore, corruzione. Il tono è sprezzante: basta con gli stere­otipi, nel mondo c’è di peggio, non accettiamo lezioni da nes­suno. E poi: guardate la Rus­sia, casomai, che schifo. E che dire degli Stati Uniti dove cri­minalitá, finta democrazia, polizia assassina, House of cards o peggio, fanno vera­mente paura? Con questo – ag­giunge – non voglio sostenere che va tutto bene: sicuramente certi prodotti nostrani tipo ca­morrismo, fascismo, berlusco­nismo, fasciosalvinismo non aiutano. Ma è forse quella l’Italia vera? L’italiano serio, di fronte a questa domanda reto­rica, s’impenna, sale di tono. Guarda me, dice, ho la coppola e la lupara io, faccio il saluto romano, prendo mazzette, so­no un politico ciarlatano che va a consessi mondiali senza uno straccio di dato affidabile nella cartella, suono il mando­Lino, insidio donne? No, si ri­sponde fieramente, e con italico ottimismo di maniera pro­pone la sua individualità esemplare quale sintesi dell’Italia che abbaglierà, già sta abbagliando il mondo. In­ tanto la Sicilia è sinistrata, la Calabria pure, Roma è disfat­ta, il nord è infetto e infettato, il Vaticano prova a celare i suoi segreti nelle segrete. Forse la mappa più affidabile dell’Italia è lo stereotipo".

Domenico Starnone, L'Italia vera (Internazionale 20/26 novembre 2015)

Canzone del giorno:  Keep Coming Back (1987) - Mike Zito
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