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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 2 agosto 2015

Sublime

"Mentre, assorto nel silenzio della pesca subacquea e come isolato dal mondo, nuotavo in superficie, vedevo i fondali come forme in movimento, svarianti e complesse, fantastiche, ora chiare nella luce abbagliante delle trasparenze, ora scure nelle misteriose cupezze blueggianti, e sentivo quei fondali vicini, anzi intorno a me, avvolgenti e non controllabili, a volte minacciosi e sempre affascinanti. Io c' ero dentro, tutt' intero, come un pesce, non ero più distante come chi guarda dall' aereo. Avvertivo una stupefatta attrazione per le profondità e per quello che mi facevano immaginare, le alternanze di colori abissali che le rivelavano, per quegli sbalzi di chiari e scuri che negli oceani, più che nei nostri mari, sono spesso paurose voragini. A volte guardando avevo una specie di capogiro, che i subacquei chiamano «euforia degli abissi», e io sentivo un' emozione simile a quella che si prova davanti a un precipizio, un' emozione «sublime»".


              Raffaele La Capria, Esercizi Superficiali - Nuotando in superficie  (Ed. Mondadori 2010)


Canzone del giorno:  Com'è profondo il mare (1977) - Lucio Dalla
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