nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

giovedì 7 maggio 2015

Creature

"Queste due creature appena venute al mondo sono una discreta radiografia della
sperequazione sociale. Una si chiama Charlotte Elizabeth Diana, è nata da lombi principeschi in una clinica per miliardari, attesa e benedetta da milioni di connazionali, e prima ancora di gattonare ha già una strada asfaltata dinanzi a sé. L’altra è stata chiamata Francesca Marina dai marinai che l’hanno aiutata a nascere in mezzo alle onde, la sua culla è un giaciglio di fortuna e la sua clinica il barcone di disperati in cui la madre nigeriana ha cercato scampo da orrori indicibili. Non c’erano milioni di connazionali ad attenderla e a benedirla. Anzi, di connazionali per lungo tempo Francesca Marina non ne avrà proprio, perché in base alle nostre leggi diventerà italiana solo a diciotto anni. La strada che le si apre davanti è un sentiero stretto e pieno di buche che può finire in una pianura come dentro un burrone. Depurato da ogni retorica, ma anche da ogni cinismo, questo contrasto spietato che la cronaca ci sbatte addosso rappresenta una sfida. La ricerca della felicità è un’impresa individuale dall’esito incerto e dagli sviluppi imprevedibili: il destino della nonna paterna che la principessa inglese porta nel nome è la prova di come la gioia di vivere non sempre coincida con la ricchezza. Invece la ricerca delle pari opportunità è il compito supremo della politica. Sarà interessante ritrovare queste due bambine tra trent’anni e scoprire se le differenze abissali che oggi le separano si saranno almeno ridotte. Attraverso il loro cammino potremo misurare quello dell’umanità".


                                                          Massimo Gramellini, Buongiorno (La Stampa 4\5\2015)

Canzone del giorno:  Isn't She Lovely? (1976) - Stewie Wonder
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