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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

mercoledì 19 novembre 2014

Post Scriptum Film

Andiamo a quel paese
REGIA: Salvatore Ficarra Valentino Picone
INTERPRETI: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Fatima Trotta, Tiziana Lodano
DURATA: 90'
USCITA:
Gli italiani che vivono-sopravvivono grazie alle pensioni di parenti e conoscenti sono di più di quanto s'immagini.
La pensione dei più anziani, anche quando non é un granché, rappresenta un toccasana per tanta famiglie impelagate nella morsa della crisi.
La ditta Ficarra & Picone parte da questa trista situazione, tipica dei nostri tempi, per impiantare la storia del loro ultimo film.
Andiamo a quel paese gioca su equivoci e problematiche di una coppia (e del loro amico) che, colpita dalla disoccupazione, si trasferisce nel paesello d'origine per sopravvivere alla crisi e beneficiare degli emolumenti da pensione dell’anziana suocera di Salvo Ficarra.
Il tema è caldo e gli anziani-pensionati divengono protagonisti di uno scenario nel quale acquisiscono un forte potere contrattuale nei confronti dei giovani adulti, tutto basato sull'erogazione monetaria dell’Inps.
Idea simpatica, attori anziani affabili e nonostante una sceneggiatura non sempre ben strutturata, i due comici siciliani riescono a catturare le risate del numeroso pubblico che riempie le sale in questi giorni.
Successo al botteghino di un film che poteva meglio impiegare i vari bravi attori chiamati nei ruoli secondari (Nino Frassica, Francesco Paolantoni, Mariano Rigillo) e sfruttare con più efficacia alcune tematiche intrinseche nella tristezza di questi anni amari e difficili per molte famiglie.
Se una commedia che si rispetti deve avere qualcosa di cinico non ci si può soltanto concentrare su degli anziani che muoiono perché tentano di accaparrarsi la cioccolata nascosta sopra un armadio e di cui sono stati privati.
La copia, però, è super-collaudata e appaino dense di simpatie le progressive gag che offrono allo spettatore.
Nella parte finale la più brava a riempire la scena è l’attrice Lily Tirinnanzi nella parte della zia Lisa, promessa sposa di Valentino. Per il resto quel sano divertimento che non guasta, comprese le nonnine che, per sfruttare la loro condizione “agiata” intuiscono che è il momento di una nuova giovinezza (leggi assegno mensile Inps), fra serenate, ancheggi e fresche pettinature.

Canzone del giorno:  You Took Advantage Of Me  (1956) - Ella Fitzgerald
Clicca e ascoltaYou Took....