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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 4 agosto 2013

Condanna

Il taglio scelto dai quotidiani per divulgare la condanna di Silvio Berlusconi, non poteva che apparire diverso a seconda delle "latitudini".
È stata " fatta giustizia" ovvero è stata " fatta ingiustizia"? Il personaggio bisogna trattarlo da delinquente per frode fiscale ovvero fin quanto qui accaduto lo legittima fra i perseguitati?
 Il Fatto quotidiano è il più esplicito (naturalmente!) in chiave anti-cavaliere e titola in prima pagina: "Condannato il delinquente". Altri giornali che fino all'altro ieri avrebbero alzato i calici con caratteri trionfalistici, sfornano titoli più cauti (influenzati dal governo delle larghe intese?) e si va da un "Condannato" dell'Unità fino ad arrivare a un " Berlusconi, la condanna è definitiva" di Repubblica.
Anche il Sole 24 Ore si uniforma al trend: "Berlusconi condannato, interdizione da ridefinire".
Sulla sponda pro-cavaliere la difesa d'ufficio è chiaramente lasciata alle pagine de Il Giornale che titola: "Berlusconi non è finita", che lascia spazio a mille prospettive (tutte dalla parte del loro datore di lavoro). 
La pagina piú "mistica" è quella redatta da Libero. Il titolo parla da solo: "Risorgerò". La caricatura in prima paginam è ancora più eloquente poiché evidenzia il Cavaliere che, avvolto da un candido lenzuolo bianco (e con aureola d'ordinanza), si avvia a risorgere nonostante la "crocifissione" giudiziaria. Un esplicito collegamento a quel personaggio che, se non ricordiamo male, piú di duemila anni fa, ha avuto a che fare anch'egli con dei giudici. Accostamento blasfemo? Ai giudici della Cassazione la sentenza finale mentre ai posteri un altro tipo di sentenza (ardua!).

Canzone del giorno: Try Again (2006) - Keane
Clicca e ascolta: Try....