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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 28 aprile 2013

Attese


Squadra fatta. Formazione del nuovo Governo in tempi brevissimi. Più che discutere su chi ha vinto o chi ha perso, è giusto attendere le mosse future di Letta & C.
Un congruo tempo è corretto accordarlo. La compagine è particolare: molti giovani, molte donne e Re Giorgio visibilmente soddisfatto. Un Governo politico ma “presidenziale”, sostengono in molti.
Le polemiche sono pronte (e sono tante), ma la capacità dell’esecutivo è da valutare sui fatti. Gli impegni sono molteplici per un Paese cha ha una necessità impellente di ripartire.
Come scrive, stamani, Mario Calabresi su La Stampa: «Letta non poteva permettersi di avere a bordo i big del passato e nemmeno i falchi dei due schieramenti sia perché la richiesta di cambiamento sarebbe parsa carta straccia, sia perché gli elettori dei due maggiori schieramenti, già a disagio (per usare un eufemismo) per le larghe intese, non lo avrebbero accettato. Così un governo di facce più giovani e meno caratterizzate, anche se con due pesi massimi come Bonino e Saccomanni, può trasformare la sua debolezza in una forza. Se la debolezza sono i volti fino a oggi di secondo piano, la forza è che non scatenano crociate e saranno giudicati per quello che faranno e non per il passato. Il Paese ha atteso troppo, ora non si perda più tempo e si parli di futuro».


Canzone del giorno: Sound of Expectation (2005) - Viktor Lazlo
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