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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

sabato 7 settembre 2024

Inevitabile conclusione

La decisione del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano di dimettersi libera il governo e l’Italia da un imbarazzo durato due settimane. La scelta di un rappresentante del governo costretto a lasciare il proprio incarico non è mai una buona notizia. Perché vuol dire che si è rotto il rapporto di fiducia con il suo presidente del Consiglio. Ma vuol dire, soprattutto, che si è rotto il rapporto di fiducia con i cittadini. E dunque è il Paese a pagarne le conseguenze. L’affaire che ha coinvolto Sangiuliano ha mescolato il privato con il pubblico, ha esposto le istituzioni a una fibrillazione continua, ha provocato un danno grave all’Italia perché tra dieci giorni si svolgerà in Campania un summit importantissimo come il G7 Cultura e l’attenzione internazionale è stata invece monopolizzata da quanto stava accadendo tra lo stesso Sangiuliano e la donna che lui aveva scelto come consigliera per l’organizzazione degli eventi. Il passo indietro del ministro è apparso dunque inevitabile anche alla premier Giorgia Meloni che negli ultimi giorni aveva provato a difenderlo, costringendolo comunque ad andare in tv per spiegare e cercare di chiarire definitivamente la vicenda. In realtà ottenendo l’effetto di un’umiliazione pubblica. «Chiedo scusa alla presidente Giorgia Meloni e al governo per l’imbarazzo che ho causato»: aveva detto mercoledì sera Sangiuliano intervistato dal Tg1 convinto che sarebbe bastato. E invece con il trascorrere delle ore il caso si è arricchito di nuovi dettagli, particolari che riguardano il suo ruolo al ministero e quello di Maria Rosaria Boccia, la donna che aveva deciso di nominare consigliera per i grandi eventi. Elementi di vita pubblica che mostrano l’uso privato della funzione (i viaggi con l’auto di servizio, l’utilizzo della segreteria per la programmazione di trasferte per una persona esterna) ma soprattutto la partecipazione di Boccia all’organizzazione di summit strategici come il G7 Cultura quando non aveva alcun ruolo per esserci. E, circostanza certamente ancora più grave, aver consentito alla donna di ascoltare conversazioni con altri componenti del governo. […] Adesso si volta pagina ma quanto è accaduto deve servire da monito per il futuro. Quando si creano situazioni che mettono in difficoltà le istituzioni, bisogna avere il coraggio di affrontarle in maniera decisa eliminando ciò che può creare un problema di credibilità. L’Italia si trova in un momento storico particolarmente delicato per le questioni da affrontare sia sul palcoscenico internazionale, sia sul versante interno. Ci sono due conflitti in corso e una situazione economica che deve essere gestita con il massimo impegno. I cittadini attendono risposte concrete. È su questo che bisogna concentrarsi.

Fiorenza Sarzanini, Corriere della Sera (7/9/2024)

Canzone del giorno: Inevitabile follia (1988) - Raf
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