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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 15 settembre 2024

Analfabetismo religioso

Tanto più avvertiamo il peso della religione contemporanea, tanto meno ci pare di saperne e di capirne. Non conosciamo e non capiamo la religione altrui, quella che più o meno visibile ci abita ormai accanto o che, remota, ci visita dallo schermo dei supporti digitali; ma non conosciamo e non capiamo neppure la nostra religione, quella che abbiamo dimenticato o non riconosciamo più. Ci sommergono informazioni e concetti, immagini e emozioni. Troppo materiale, troppo disparato, troppo nuovo, troppo complesso per riuscire a capire e sapere. Oppure c'è il vuoto. Una tabula rasa in cui non distinguiamo e riconosciamo alcunché. Per mettere ordine, per riempire il nulla, per articolare un significato, ci vorrebbe l'alfabeto giusto. Però non lo abbiamo. Siamo affetti da analfabetismo religioso: non conosciamo e non capiamo la religione, tanto la nostra quanto quella altrui. Ognuno di noi vive a suo modo questa condizione, ma la questione supera di gran lunga l'esistenza individuale: è collettiva, sociale. […] Siamo ben oltre la storica polemica protestante sull'ignoranza dei cattolici. II problema è più vasto e profondo. La sua chiave è in due fenomeni II primo è la secolarizzazione: è diminuita la pratica religiosa, si è ristretto lo spazio del sacro, la fede, e la cultura di cui la fede è espressione, non vengono più trasmesse in famiglia. La religione non è morta, però. Ha resistito, spesso sotterranea; s'è reinventata. Al posto di ciò che si sapeva un tempo c'è il vuoto di ciò che non sappiamo più, di ciò che non sappiamo ancora. Interviene qui il secondo fenomeno, la multi-religiosità. Mentre la religione tradizionale scompariva, si nascondeva osi reinventava, arrivavano nuove religioni nelle persone o sullo schermo. All'ignoranza sulla religione della tradizione si aggiungeva quella sulla religione altrui. Hanno condiviso lo stesso destino — e ora condividono la stessa ignoranza — quanti di noi erano qui da generazioni e quanti stavano arrivando. Abbiamo perso la conoscenza dei nonni perché l'abbiamo lasciata nei Paesi d'origine o nell'Italia cattolica che non c'è più. Ci tocca ora affrontare tutti una inedita multi-religiosità. Ecco il nostro analfabetismo. Non conosciamo più quello che conoscevamo della vecchia religione, quanto meno quello che conoscevamo frequentandola; non conosciamo ancora quella nuova e cioè la vecchia che si reinventa o l'attrai con cui impariamo a coabitare.

Marco Ventura, Corriere della Sera (1/9/2024)

Canzone del giorno: Crooked River (2023) - Eilen Jewell
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