nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

giovedì 7 dicembre 2023

Orientamento

«All You Need is Love», «Tutto ciò di cui hai bisogno è l’amore», cantavano i Beatles affermando il primato dell’amore nell’esistenza umana. Dicevano bene ma non del tutto a mio avviso, perché in realtà ciò di cui tutti noi abbiamo veramente bisogno è l’orientamento. «All You Need is Orientation»: la vita è un viaggio in regioni sconosciute e richiede costantemente una bussola. L’amore naturalmente lo è, è una forma di orientamento tra le più forti ed efficaci perché concerne sia la mente sia il cuore, sia la ragione sia i sentimenti, ma lo è veramente quando è “vero”. Altrimenti può essere una trappola, persino una dannazione, come quotidianamente insegnano i numerosi femminicidi e suicidi e tragedie di ogni tipo a esso connesse. Per questo la più preziosa risorsa per un essere umano è l’orientamento, e una società è tanto più forte quanto più ha e conferisce orientamento. Proprio l’orientamento però è ciò che manca alla nostra società quale viene fotografata dal nuovo rapporto del Censis. L’assenza di orientamento si palesa nel modo più clamoroso laddove la società esprime la sua natura più sincera, cioè nei giovani. I giovani, infatti, sono la cartina di tornasole di quell’esperimento chimico che si svolge in continuazione nella storia e che chiamiamo società, in quanto manifestano nel modo più chiaro gli effettivi valori della società degli adulti. [...] Il Censis continua parlando di «sonnambulismo» della nostra società, lamentando il fatto che essa è «precipitata in un sonno profondo del calcolo raziocinante». A me pare, in realtà, che i calcoli siano l’unica cosa che nella nostra società veramente viene esercitata: tutti li fanno, dalle famiglie per arrivare alla fine del mese, alle aziende per raggiungere il budget. Numeri e ancora numeri, solo numeri: non mancano per nulla i calcoli in quest’epoca nella quale tutto mira a essere digitale, vocabolo che etimologicamente significa esattamente questo, “numerico” (dall’inglese “digit”, “cifra”, probabilmente perché per calcolare si contava sulle dita, che in questo caso l’inglese deriva dal plurale latino “digita”). Oggi non mancano i calcoli, mancano gli ideali. Ma sono solo gli ideali che motivano e orientano. [...] Si ha educazione infatti quando si pone la coscienza al cospetto delle tre domande che secondo Kant riassumono il compito dell’esistenza: «Che cosa posso sapere? Che cosa devo fare? Che cosa mi è lecito sperare?» (Critica della ragion pura, 833 B). Ovvero: dimensione intellettuale + dimensione etica + dimensione spirituale. Un essere umano ben educato è chi ha attivato in sé queste tre dimensioni, a prescindere poi da come singolarmente risponda. Io penso che ci possiamo salvare dalla triste decadenza verso cui stiamo precipitando solo tornando a educare. Lo devono fare le famiglie, le aziende, la scuola. Occorre che soprattutto la scuola torni a dare ai nostri giovani orientamento. Non solo cioè istruzione (prima domanda kantiana), ma anche motivazione e gioia di vivere (seconda e terza domanda kantiana). Togliamo un po’ di denaro a tutti i plurimilionari del mondo del divertimento e diamolo agli insegnanti e a tutti gli educatori. C’è bisogno di un Robin Hood dell’educazione. È intollerabile la sperequazione tra chi fa divertire e chi lavora per educare, e uno Stato degno di questo nome non può assistere a questa morte della speranza nei propri giovani, descritti dal Censis come «esuli in fuga», senza fare nulla. In che modo attuare tutto questo non lo so, non sono un politico né un economista, ma so che è urgente investire a piene mani nell’impresa educativa, perché «All You Need is Orientation».

Vito Mancuso, La Stampa (4/12/2023)

Canzone del giorno: All You Need Is Love (1967) - The Beatles
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