nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

sabato 9 settembre 2023

Il dovere di agire

Un drammatico ennesimo femminicidio. In questo caso KJ da parte di un ex. La vita spezzata di una donna di 40 anni. La vita profondamente segnata della sua splendida bimba che va ad allungare la lista degli orfani di femminicidi. La Commissione Femminicidio aveva stimato il numero di orfani in 169 in due anni. Non era stata in silenzio, né in solitudine. Due anni fa aveva denunciato il suo ex per stalking. Ma non è bastato. Poi aveva ritirato la denuncia, pensando, chissà, in un ravvedimento. Ma lui non era cambiato. La considerava di sua proprietà. La violenza sulle donne non è altro che l'espressione della volontà di possesso e di dominio dell'uomo sulla donna. È l'espressione più becera della cultura patriarcale e si scatena contro le donne di tutte le classi sociali, in tutte le zone d'Italia, senza particolari specifiche differenze. Avviene soprattutto in ambito domestico, nella maggioranza dei casi da partner o ex. Fino alla tomba. In un terzo dei casi l'autore si uccide, come in questo. Quasi a dire: "Io mi ucciderò ma tu sarai mia anche nella morte. Il tuo corpo non ti appartiene, cesserà di vivere perché io lo decido, io ho potere di vita o di morte su di te". […] Esiste la necessità dell'autodifesa femminile. Ogni donna è bene che cerchi l'aiuto di altre donne ai primi segnali di violenza in famiglia. Donne con esperienza, come sono nei centri antiviolenza e nelle case rifugio. E il governo deve potenziare i centri antiviolenza che accolgono già migliaia di donne. Non bastano. E deve farli conoscere di più. Purtroppo più del 60% delle donne uccise non aveva parlato con nessuno della violenza subita. Non si deve rimanere sole di fronte ai primi segnali di violenza. Anche chi pensa di essere forte e di poter affrontare la situazione da sola è bene che si affianchi ad altre donne o persone di fiducia. Ai bambini fa male assistere alla violenza del proprio padre nei confronti della propria madre. Perché secondo le statistiche avranno una probabilità maggiore di diventare autori se maschi e vittime se femmine. E urgente l'azione educatrice della scuola alla cultura del rispetto e degli affetti nelle relazioni tra i sessi. Non può essere frammentata. Bisogna investirci. È urgente che si formino tutti gli operatori nella sanità, nelle forze dell'ordine, nella magistratura, nei media. Non ci sono solo i femminicidi, ma milioni di donne che subiscono violenza invisibili. Serve una straordinaria mobilitazione per fermare questa barbarie di uomini e donne. Ma le donne di tutte le istituzioni, di tutti i luoghi di lavoro, dei media, della società civile, dovranno essere in prima fila, in modo intransigente.

Linda Laura Sabbadini, la Repubblica (8/9/2023)

Canzone del giorno: Winter On The Weekend (2010) - Julia Stone
Clicca e ascolta: Winter....