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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

giovedì 13 aprile 2023

Nel mezzo

«Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura» è la prima, ovvia, citazione che viene in mente pensando alla fantomatica «mezza età». Un po’ impegnativa, specie riflettendo sul fatto che Dante forse aveva in mente più o meno 35 anni. L’aspettativa di vita si è allungata da allora e volendo si può approdare a Marcello Marchesi, che, nel 1963, interpretando il suo «Uomo di mezz’età» cantava: «Che bella età la mezza età: tranquillità, serenità, l’età più bella del cammin di nostra vita, che tutta rosa sarà». E il suo aspetto sembrava ben più agé rispetto a quanto intendeva Dante. Si potrebbe arrivare ai nostri giorni trovando qualche altra pietra miliare dell’avanzamento delle mitica età di mezzo, ma servirebbe a poco, perché si tratta di un concetto in rapida evoluzione, sia per le mutate condizioni di partenza (alimentazione, cure mediche eccetera), con i loro correlati biologici, sia per il diverso percepito psicologico. Al contrario di quanto sosteneva Marcello Marchesi oggi sentirsi di mezza età potrebbe essere imbarazzante. Apprendere che le condizioni di efficienza fisica e mentale che le vengono fatte corrispondere ormai si collochino oltre i 60 anni può consolare poco. Chi oggi ha scavallato il terzo «anta» ha vissuto in prima persona la rivoluzione giovanilistica del secondo mezzo secolo passato, facendo sentire «vecchi» i propri genitori. Ma quella cesura è nulla rispetto a quella che oggi impone la social-società con la sua evoluzione rapidissima, asintotica, in cui anche un ventenne può avvertirsi sorpassato. Le lancette che segnano il tempo non fanno più tic-tac ma Tik Tok. Allora a che giova sapere che la mezza età «si è fatta più in là»? Dipende. Può consolare poco se si pensa di calcolare il proprio valore contando i like, molto se serve invece a confermare la propria validità e il proprio valore distaccandosi dalla sudditanza psicologica del consenso superficiale. In fondo la mezza età può essere semplicemente fatta coincidere alla fase della vita in cui si può anche smettere di essere prigionieri del piacere a qualcuno, per lasciare spazio alla consapevolezza del servire a qualcuno. E da questo, più che da forza o aspetto, trarre rispetto per sé stessi.

Luigi Ripamonti, Corriere della Sera (9/4/2023)


Canzone del giorno: Changing All The Time (1994) - Peter Frampton
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