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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 5 marzo 2023

Naufragio

E difficile ascoltare le parole del ministro Piantedosi sul naufragio di Cutro (63 annegati, tra cui 15 bambini) e rimanere fermi sulla sedia, perché viene voglia di alzarsi, afferrarlo per la giacca e scuoterlo, come in certe brutte fiction in cui è tutto orribilmente teatrale, e chiedergli se stia scherzando, se stia recitando un copione, se davvero lui sia quello che dice. Ci sono molti livelli di disumanità, ma l’anti-empatia credo sia il più basso e irrecuperabile. L’anti-empatia è quella cosa per cui tu fingi di essere capace di metterti nei panni degli altri e non per comprenderne le emozioni, ma solo per sancire la tua superiorità morale in ipotetiche situazioni che riguardano, appunto, gli altri. […] “Io non partirei perché sono stato educato alla responsabilità di non chiedermi solo cosa mi debba aspettare dal paese in cui vivo, ma anche quello che posso dare io al paese in cui vivo per il riscatto dello stesso”. Certo, se lui fosse stato uno dei 28 afgani morti in mare avrebbe senz’altro cercato di riscattare il suo paese dalla violenza talebana. Se fosse stato uno dei 16 pakistani morti con i polmoni pieni d’acqua sarebbe rimasto senz’altro ad affrontare a testa alta terrorismo, talebani, violenza, instabilità e povertà. Se fosse stato uno dei somali affogati tra le onde, Super Piantedosi sarebbe rimasto senz’altro ad affrontare guerra e carestia, magari con moglie e figli destinati a morte certa, stupri, fame. “Non devono partire, questo messaggio è etico, non bisogna esporre donne e bambini a situazioni di pericolo”, ha detto col tono del generale che parla alle truppe. Già, come se il luogo da cui questa gente scappa non fosse già esso stesso una situazione di pericolo tale da spingere a compiere il gesto disperato di buttarsi in mare, magari con un neonato in braccio, il buio, una barca scassata e le onde altissime. […] I Piantedosi di questo governo devono convincerci che questi dissennati muoiano da irresponsabili, da vigliacchi disertori che scelgono di privare il loro paese delle sue risorse migliori. E invece noi non ci facciamo fregare, non dimentichiamo mai che quei viaggi tra le onde esistono perché il loro unico modo per vivere è quello di rischiare di morire. I Piantedosi ci raccontano che quelli lì sono egoisti perché è il modo più subdolo per non ammettere che sì, quelli lì sono avidi, sono assetati: hanno disperatamente voglia di futuro. Come l’avremmo noi, e non a costo di morire. Lo sanno già che forse moriranno. Partono a costo di salvarsi.

Selvaggia Lucarelli, su Facebook (27/2/202)

Canzone del giorno: Here Comes The Night Time (2013) - Arcade Fire
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