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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 18 dicembre 2022

The italian job

"The italian job", dicono irridendoci, come il remake di quel film degli anni Sessanta, "Un colpo all'italiana": una rapina perfetta, fantasiosa e persino, nella cartografia criminale, elegante. Solo che di elegante qui c'è davvero poco: la foto delle mazzette (uno dice sempre mazzette, poi le vede, impilate con le fascette a chiudere, allineate sul tavolo nella foto-icona del Qatargate. Le immagina in una valigia che il padre o l'assistente di uno dei destinatari del denaro cerca di portar fuori dal Paese con il primo volo, preso in flagranza di reato: mazzette, ecco come sono) e dice soldi: dai, c'è poco da filosofare. Qualcuno paga, qualcuno accetta. L'Europa non esiste. L'europarlamento non esiste. I parlamenti nazionali non esistono. Esistono le persone. Nessuna istituzione ha valore in sé: hanno valore, se lo hanno, le persone che le rappresentano. Gli ospedali non esistono, le scuole, i giornali non esistono: esistono i medici, i leader, i deputati, i maestri, i direttori e i giornalisti: gli individui. Per questo è così importante sceglierli, avere consapevolezza del voto che si esercita, della selezione che si fa. Che i concorsi non siano truccati, che le persone che devono votare a scegliere chi mandare a lavorare per loro siano consapevoli, istruite, sufficientemente colte da farlo con cognizione di causa. «Istruitevi, abbiamo bisogno della vostra intelligenza», diceva Gramsci parlando alle classi popolari. […] Ma che la sinistra sia da tempo, da molto tempo, un comitato di gruppi e di correnti dedito in primo luogo al mantenimento della sua porzione di distribuzione del potere, pazienza se in un ambito sempre più ristretto, è noto ed è la ragione della sua rovina. Non cambia, la storia: nel presente, nel futuro promesso, non sembra cambiare. I capibastone governano i giochi. […] "The italian job". Un po' di vergogna a prescindere si sente, perché qualcosa si pre-sente e si ricorda di quel sistema tollerato e condiviso del metodo "abbiamo una banca", siamo noi a comandare, se non siamo più al governo facciamo consulenza, allora, vendiamo i nostri contatti, la nostra agenda la reputazione, mettiamoci nel commercio delle facilitazioni, delle influenze, degli affari: che problema c'è. Non è reato. Sì, ma è un delitto. La vittima, le vittime, siamo noi: quelli che credono ancora strenuamente, forse insensatamente nel valore della democrazia come moltiplicatore del bene comune. Non del bene di uno, di qualcuno che abbiamo eletto a rappresentarci e che poi finisce a fare lobby per vendere armi gas, vendere impresa a chi paga. Del bene di tutti, invece. Che ingenuità. Che delusione. Che voglia di astenersi, di andarsene. E difatti: l'astensione, primo partito. Non lamentatevi, se la destra governa. E anche per questo. È, direi, soprattutto per questo. L'alternativa sta dentro questo sistema di distribuzione del potere, di potenziali lusinghe e di prebende. C'è stato finora, con evidenza. E purtroppo non bastano frontman or woman di rinnovato aspetto, a cambiare la percezione delle cose. Servirebbe che uscissero di scena i manovratori, tuttora loro, ma non escono.

Concita De Gregorio, La Stampa (15/12/2022)

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