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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 16 gennaio 2022

Esplosione

Non si può curare un malato che sta soffrendo semplicemente imbottendolo di medicine che gli tolgono il dolore. Questo può andar bene, è spesso indispensabile per superare un momento di crisi acuta ma successivamente è necessario cercare di eliminare le cause stesse del dolore, altrimenti il farmaco si trasforma in droga, la sua efficacia diminuisce e le dosi vanno aumentate mentre la malattia non guarisce, anzi spesso tende a peggiorare. Una simile situazione e notissima ai medici, e, con le debite differenze, anche agli economisti ma sembra difficilissima da far comprendere ai politici tra i quali un vizio ricorrente è quello di parlare tranquillamente di aumento della spesa pubblica senza indicare come si possa farvi fronte senza che tale momento si traduca inesorabilmente in un maggior deficit pubblico. Di tale atteggiamento si sono visti chiari esempi negli ultimi due giorni e quanto più le casse dello Stato sono povere tanto più si arricchisce il vocabolario per giustificare un ulteriore aumento del deficit. Siè parlato, infatti, tranquillamente di “contributo di solidarietà”, di “sussidi”, “sostegni” e “ristori”. […] nessuno possiede la bacchetta magica, anche se la politica monetaria espansiva di questi anni può aver dato ad alcuni politici l’impressione che creazione di moneta e creazione di reddito, a livello di paese, siano la stessa cosa. E la scommessa di un vero rilancio attraverso il Pnrrr è tutto ancora da vincere. I programmi di rilancio, inoltre, non si realizzano illudendosi che l’atteggiamento benevolo nei riguardi dell’Italia in cui tenuto da Unione Europea e Bce possa continuare indefinitamente, anche di fronte ad aumenti di debito per spese correnti non essenziali. In uno scenario non precisamente roseo per nessuno, il quadro presentato dalla bici e mostra un orizzonte di rallentamento della crescita che sposta in avanti di qualche mese il sospirato raggiungimento dei livelli produttivi pre-Covid, accenna al pericolo di un’inflazione perdurante e di una ripresa decrescente. In tutto il mondo l’inflazione sta rapidamente sostituendo la debolezza della crescita come preoccupazione principale. E la Fed americana ha lanciato segnali sempre più chiari di un prossimo aumento dei tassi di interesse. La verità è che sulle cause di aumento dell’inflazione e del rallentamento della crescita non si sa molto, così come non si sa molto sulle ragioni del sorgere delle varianti e del susseguirsi delle ondate del Covid. In queste condizioni, scrivere leggi di spesa pubblica aggiuntiva senza avere alcuna idea su come farvi fronte potrebbe risultare il peggiore dei comportamenti possibili.

Mario Deaglio, la Stampa (14/1/2021)

Canzone del giorno: Explosions (2013) - Ellie Goulding
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