nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

martedì 27 luglio 2021

La medaglia del nonno

“Grazie ai nonni”. Tre dediche simili in due giorni. Da Vito, Odette, Mirko. 20, 26, 23 anni. Dell’Aquila, Giuffrida, Zanni. Un oro e due bronzi. Tre sport diversi: taekwondo, judo, sollevamento pesi. Tre posti e regioni diverse: Mesagne (Brindisi), Roma, Pordenone. Sud, centro, nord Italia. Non solo perché il 25 luglio è la giornata mondiale dei nonni, ma perché hanno contato nelle loro vite. Sono stati i primi ad avere fiducia nei loro percorsi sportivi. Si dice che lo sport spesso anticipa la società. E questo è stato un anno dove tra nonni e nipoti si è creata una frattura per la pandemia. I nonni fragili per età e salute, i giovani più esuberanti nella loro voglia di libertà, ma anche più pericolosi nel diffondere virus e varianti. Due mondi opposti e ostili. E invece ecco Giuffrida: “Vengo da stagioni non facili, ho cambiato allenatore, ma ogni volta che mi sono trovata in situazioni difficili, quando era stanca, sfiduciata, che non ce la facevo più, ho pensato a mia nonna che era un sole, sempre positiva, se n’è andata nel 2011 e ho portato il suo rosario con me, come avevo fatto a Rio. E grazie anche a mio nonno che c’è ancora e che invece di mettermi pressione prima che io partissi mi ha detto: tranquilla, non importa di che colore sarà la medaglia perché io te la dipingo d’oro”. L’inventiva e la leggerezza dei vecchi, che sanno trattare le inquietudini della vita togliendo un po’ di nubi. Non sono mental coach, forse non hanno studiato psicologia, ma sono nonni che hanno accompagnato i nipoti in palestra, che non li hanno ostacolati nella loro voglia di sport e che spesso hanno offerto loro un braccio, senza giudicare, né condannare. Il nonno di Dell’Aquila si chiamava come lui, giocava con lui e gli aveva anticipato: “Vito, vincerai tu, ne sono sicuro”. Anche Mirko Zanni che nel sollevamento pesi riporta in Italia una medaglia olimpica dopo 37 anni, dedica il bronzo al nonno scomparso, mentre sul podio piange e indica il cielo: “È un premio a 10 anni dolori e di sacrifici”. I nonni lo sanno.

Emanuela Audisio, la Repubblica (26/7/21)

Canzone del giorno: I Thank You (1977) - ZZ Top
Clicca e ascoltaI Thank You....