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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 22 novembre 2020

Bar Virus

Solo uno sciocco potrebbe pensare che il virologo Andrea Crisanti sia diventato un No Vax per aver detto che, in assenza di dati consolidati sugli effetti collaterali del vaccino anti-Covid, lui a gennaio non se lo inietterà. Ma solo un ingenuo non capirebbe che le legittime perplessità di Crisanti verranno sventolate dai No Vax e da una cucciolata di complottisti come la conferma autorevole dei loro sospetti, con conseguenze destabilizzanti per tutti, perché il vaccino può arginare la pandemia a patto che venga assunto dalla maggioranza dei contagiabili. A differenza di Crisanti non capisco nulla di virus, perciò non mi permetto di sindacare i suoi dubbi, per quanto i suoi stessi colleghi li abbiano derubricati a scrupoli formali. Ma temo che lui capisca poco di comunicazione, nonostante ormai ne sia un protagonista. Chi per mesi va in televisione a incarnare la scienza, dovrebbe pesare gli effetti delle sue parole. Non è al bar. E, se anche ci fosse, non sarebbe un commensale qualsiasi.

Avevamo salutato l’irruzione degli scienziati nel dibattito pubblico come un ritorno della competenza dopo gli anni dei toninellanti allo sbaraglio. Invece il virus dell’inconsapevolezza sembra avere contagiato pure loro. A pensar male, tra gli effetti collaterali di un vaccino precoce c’è la fine dell’emergenza e della ribalta per i virologi. Ma escludo che Crisanti abbia agito con dolo: il suo è più un caso di incoscienza mediatica, contro cui purtroppo non esiste vaccino.

Massimo Gramellini, Il Caffè - Corriere della Sera (21/11/20)

Canzone del giorno: Various Storms & Saints (2015) - Florence and the Machine
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