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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 18 ottobre 2020

Bufera

Annoto alcune considerazioni da uomo della strada, nulla di scientifico né che abbia affidabilità statistica - opinioni dettate da ciò che si vede in giro. Quando ci fu la prima ondata il comportamento generale degli italiani fu esemplare, infatti contribuì a isolare e spegnere i focolai quando molti morivano, compresi 170 medici. Derivava da un misto di compostezza e di paura; si diffusero incoraggiamenti collettivi (“Andrà tutto bene “), perfino un certo risveglio di patriottismo, un’allegria esibita per farsi coraggio. Tutto questo stupì il mondo e, prima di tutto, stupì noi stessi. L’estate è passata quasi normalmente. Molto ridotto il turismo internazionale con grave danno per il settore non del tutto compensato dalla cresciuto turismo interno. Tutto sommato però grande (eccessiva) tranquillità e pronto ristabilimento delle abitudini pre-Covid quasi che il virus si fosse spento per sempre. Quelle abitudini sono continuate anche quando era chiaro che stava arrivando la seconda è più pericoloso andata in coincidenza con il clima autunnale. Oggi siamo nel pieno di una bufera e già si parla di una fine d’anno che potrebbe diventare estremamente seria. Il rischio vero e drammatico è che i focolai diventino così numerosi da rendere quasi impossibile circoscriverli. Con spaventosa espressione potremmo dire: che la situazione finisca fuori controllo. Quali condizioni si potrebbero creare in un caso del genere si può sapere leggendo quanto accadde un secolo fa con la seconda ondata della Spagnola. Per strada si vedono persone, spesso giovani, strette le une alle altre. Talvolta è per necessità, in particolare nei mezzi di trasporto, non di rado però è una libera scelta: in compagnia si sta più allegri e pazienza se c’è l’epidemia. Poi ci sono quelli che l’epidemia la negano. Ci sono tra loro figure macchiettistiche che si appellano addirittura alla Libertà (L maiuscola), non manca una percentuale di Q. I. troppo bassi nè mancano i provocatori, quelli che sfruttano politicamente la situazione, nè i complottasti che si gioverebbero d’un controllo neurologico. La scelta che nelle prossime settimane il governo (i governi) devono affrontare è che in modo equilibrare la tutela della salute e quella dell’economia. Problema da brividi.

Corrado Augias, Repubblica (17/10/20)


Canzone del giorno: Storm (2005) - Lifehouse

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