nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

martedì 24 dicembre 2019

Santa Claus

Babbo Natale mi stava sulla pancia. Lo vedevo come un vecchio, obeso pedofilo, nel senso letterale del termine, un grassone che adesca i bambini e offre doni non si sa in cambio di che. Poteva essere penalmente perseguibile per circonvenzione di incapace, abuso della credulità infantile e popolare, raggiro e truffa.
Quando vedevo capannelli di Babbi Natale che si dividono i territori, a giudicare dalla barba bianca e dalle giubbe rosse, pensavo quasi di trovarmi di fronte al nucleo storico delle brigate rosse. Del resto, nella vita reale Babbo Natale è di solito un fallito che si procaccia da vivere a viso coperto, come i rapinatori e i sequestratori, svolgendo un lavoro socialmente inutile ma economicamente dannoso. Paonazzo per ragioni di alcolismo o di ipertensione arteriosa, esibizionista con il suo lungo pelo bianco e il suo vestito da buffone per passare inosservato, Babbo Natale appariva soprattutto a uno del sud, come me, un intruso nella festa di Betlemme.
Ma che c’entra lui, finlandese, russo, lappone, pacchiano, con Gesù di Nazareth, Betlemme, la Palestina e il presepe? (...) A lui, pensavo, si deve la trasformazione della Natività in Giocattolo; è lui il personaggio chiave del passaggio dal Sacro al Consumo, il nemico principale individuato da Papa Ratzinger e dal Cardinal Maggiolini. Da qui la mia storica antipatia per Babbo Natale. Lasciate il Natale al presepe, alla Sacra famiglia, a Gesù Bambino, all’incanto della natività e della Tradizione, dicevo. Lui, il ciccione rubicondo, non c’entra, è solo uno che lucra sulla voglia di sognare a occhi aperti. È superfluo. (...) Ma poi, a vedere gli attacchi che subisce, a sapere che è mezzo barese per via di san Nicola/santa Claus, a vederlo allegro e non grillino, balenotto e non sardino, giocoso e non sinistrorso, che porta doni e non tasse, mi sono detto: visto che a Natale dobbiamo essere più buoni, perché non facciamo noi un regalo a Babbo Natale e lo mandiamo con quota cento in pensione? Dai su, resta a casa, Babbo Natale, lascia le renne in garage; quest’anno veniamo a trovarti noi e ti portiamo pure un regalo, un bel pigiamino (rosso, naturalmente). Riposati, ad andare in giro al freddo con quella panzona e quella gerla sovraccarica, rischi un infarto.

Marcello Veneziani

Canzone del giorno: Santa Claus Is Coming To Town (1994) - Mariah Carey 
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