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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 14 luglio 2019

About a Girl

1987, la quiete prima della tempesta grunge, ovvero due anni prima del debutto dei Nirvana con «Bleach». Kurt Cobain ha passato tutta la notte ad ascoltare l’album «Meet The Beatles!» e vuole scrivere una canzone d’amore semplice e lineare, magari per Tracy Marander, la sua fidanzata che si lamenta sempre perché lui non ha un lavoro, perché non pulisce in casa e perché è tanto disordinato, ma, quando lui le risponde che potrebbe anche trasferirsi in macchina e dormire lì per un po’, lei smette di litigare, sorride pure e gli chiede: «Perché non hai ancora scritto una canzone su di me?». Questa è la volta buona. Il brano è quanto di più simile a una canzone d’amore tradizionale che Kurt Cobain abbia mai scritto e scriverà mai. È per questo che due anni dopo, quando si stanno decidendo le canzoni per l’album d’esordio, Kurt non vorrebbe inserirla. Come dichiarerà a «Rolling Stone» nel 1993, «era rischioso scrivere una pop song alla R.E.M. in un contesto grunge come quello dei Nirvana». Ma il brano piaceva moltissimo a Jack Endino, produttore del gruppo, così alla fine Cobain cedette. Mancava il titolo. Prima di farla ascoltare ai ragazzi della band, il batterista Chad Channing chiese: «Di cosa parla?». E Cobain rispose: «It’s about a girl». Ecco il titolo. Tracy Marander seppe che About a Girl era dedicata a lei solo quando uscì la biografia dei Nirvana, Come as You Are, nel 1993.

Massimo Cotto, We Will Rock You: Segreti e bugie - 709 Canzoni come non le avete mai sentite (Rizzoli - 2009)

Canzone del giorno: About a Girl (1989) - Nirvana
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