nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 13 gennaio 2019

Moschettieri del Re

Moschettieri del Re

REGIA: Giovanni Veronesi
INTERPRETI: Pierfrancesco Favino, Valerio Mastrandrea, Rocco Papaleo, Sergio Rubini, Margherita Buy, Alessandro Haber, Matilde Gioli, Valeria Solarino
SCENEGGIATURA: Giovanni Veronesi
DURATA: 109'
USCITA: 27

Si dovrebbe pretendere di più da un regista esperto e talentuoso come Giovanni Veronesi?
In più di venti anni di carriera ha affrontato, con determinazione e in maniera non convenzionale, temi ben espressi nell'ambito di un filone cinematografico (quello cosiddetto "toscano") che avuto, dagli anni '90 ad oggi, un grande successo.
Giovanni Veronesi oltre ad essere un lucido regista è anche, da sempre, un ottimo sceneggiatore e, quindi, si dovrebbe pretendere (molto) di più da lui nel momento in cui si presenta al grande pubblico con un nuovo film in costume coinvolgendo in un'avventura picaresca alcuni tra gli attori più bravi del nostro panorama cinematografico.
Moschettieri del re è un film prepotentemente nazionalpopolare e, forse, proprio per questo non riesce a sviluppare una storia con un concreto valore narrativo.
L'idea di base è simpatica: i famigerati quattro moschettieri alle prese con gli acciacchi dell'età che passa, sono richiamati alla "leva militare" dalla regina Anna (Margherita Buy) per salvare la Francia dalle grinfie del cattivo cardinale Mazzarino (Alessandro Haber).
Cialtroni invecchiati più che eroi questi moschettieri Made in Italy.
Aramis/Sergio Rubini, Athos/Rocco Papaleo, Porthos/Valerio Mastrandrea e D'Artagnan/Pierfrancesco Favino (quest'ultimo il più efficace nel suo ruolo di puzzolente guardiano di maiali dalla parlata scabrosamente chic) ci fanno sorridere a tratti proprio perché in molte parti del film non interagiscono in modo corale. Colpa di una sceneggiatura confusionaria e di scene rocambolesche che non catturano.
Il versante ironico è efficacemente sarcastico quando pende verso l'abile uso comico delle parole affidato ai protagonisti, mentre diventa macchietta forzata quando strapiomba sulla gigioneria.
Tentativo non riuscito di portare nuova linfa alla commedia italiana attraverso avventure in costume sospese tra azione e comicità.

Canzone del giorno: If You Need Somebody (2016) - Bonnie Raitt
Clicca e ascoltaIf You....