nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

venerdì 27 aprile 2018

Audio-cannoni

La mossa di Seul è arrivata domenica a sorpresa. Da ieri la Corea del Sud ha spento gli altoparlanti al confine. Quegli altoparlanti cioè che da anni a questa parte diffondono nel territorio del Nord annunci di propaganda alternati con musica. La decisione di fermare i messaggi dalla frontiera è chiaramente un gesto distensivo, peraltro unilaterale, per preparare al meglio l’incontro in programma per venerdì prossimo: quello che si terrà nella zona smilitarizzata tra le due Coree e che vedrà faccia a faccia per la prima volta il capo del regime nordcoreano Kim Jong-un e il presidente sudcoreano democraticamente eletto Moon Jae-in.
Gli altoparlanti – hanno reso noto le autorità della Corea del Sud – sono stati spenti ieri mattina. Le voci di propaganda che venivano trasmesse dal confine cercavano di informare il popolo del Nord delle crudeltà commesse dal regime, di smentire le menzogne di Stato diffuse abitualmente dai media controllati dagli uomini di Kim, e di convincere gli abitanti dei vantaggi della vita nel Sud democratico e industrializzato.
Una guerra sonora che prosegue ininterrottamente dagli anni Sessanta, ma che da un paio d’anni a questa parte ha subito un’innovazione: le comunicazioni politiche si alternano con trasmissioni di canzoni, la famosa musica K-pop della Corea del Sud che tanto successo riscuote anche nei paesi occidentali, Italia compresa. «Lo facciamo affinché i nordcoreani possano sapere che il mondo sta cambiando» spiegavano a Seul. Il Nord ha adottato le sue contromisure: anche Kim ha fatto installare al confine i suoi altoparlanti rivolti verso sud, ma gli osservatori che hanno potuto visitare le zone interessate riferiscono che questa controffensiva non ha mai avuto particolare efficacia, data la debolezza acustica dei mezzi tecnici di cui Pyongyang può disporre, in altre parole i cittadini del Sud i messaggi lanciati da Kim non riescono neanche a sentirli. Tutto questo comunque è al momento sospeso. Una tregua in realtà c’era già stata nel 2015, ma le trasmissioni erano poi ripartite nel 2016 dopo che il Nord aveva annunciato di aver compiuto un primo test nucleare. Ma ora che si è riaperta una nuova stagione di disgelo, gli audio-cannoni tacciono di nuovo.
Il presidente sudcoreano Moon si dice ottimista: crede che i passi avanti annunciati da Kim siano «misure reali». E scommette sulla reale volontà del dittatore di incontrare Trump e di accogliere le richieste statunitense.

                                                                                             Luigi Fantoni (Il Messaggero - 24/4/2108)

Canzone del giorno: Good News  (1982) - Buddy Guy
Clicca e ascoltaGood....