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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 26 febbraio 2017

Jass

26 febbraio 1917. Data storica per la musica. Cento anni fa, infatti, fu registrato il primo disco della storia del Jazz.
A inciderlo fu la "Original Dixieland Jass Band" guidata dal cornettista Nick La Rocca, figlio di un emigrante siciliano.
Allora ogni gruppo che suonava nelle bettole di New Orleans, tra ubriaconi e prostitute, veniva definito "Jass band". Si racconta che scrivere, nei manifesti pubblicitari, la parola Jass era controproducente perché il termine "Ass" vuol dire "grande sedere". Proprio per questo motivo si decise di cambiare la parola da Jass in "Jazz".
Nel frattempo lo storico disco di gommalacca a 78 giri che consacrava la nascita del nuovo genere musicale era stato pubblicato e i due brani, uno per facciata, sono passati alla storia. Da un lato "Livery Stable Blues", dall'altro "Dixieland Jass One Step".
Renzo Arbone racconta che la band guidata da La Rocca "si era formata a New Orleans grazie a un gruppo di amici di origine siciliana che suonavano nelle bande locali. La nostra musica per bande, suonata dagli italiani in Louisiana, veniva miscelata con la musica africheggiante dei neri che suonavano a Congo square insieme ai francesi e ad altri indigeni di varia origine, un melting pot magnifico. Nasceva un genere che, mescolando la musica un po' bandistica col ragtime, i primi blues e i canti del 'minstrels' creava un  «suono nuovo» come ha ricordato Louis Armstrong".


Canzone del giorno: Livery Stable Blues  (1917) - Original Dixieland Jass Band
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