nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

sabato 23 luglio 2016

Ostaggi


"Ostaggi in un mondo che si chiude" è il titolo dell'editoriale con il quale Elena Loewenthal, su La Stampa di oggi, parla delle angosce di tutti all'indomani della strage di Monaco e di fronte al progressivo stillicidio di follia che invade l'attuale periodo storico: "Dopo Parigi, Bruxelles, Istanbul, Dacca e Nizza ora è la volta di Monaco di Baviera. Terrore, morti, sangue e orrore aggrediscono la nostra vita quotidiana trasformando questa estate in una sorta di roulette russa per chiunque voglia uscire di casa, andare ad un caffè o in vacanza. O abbia dei figli in viaggio. È soprattutto il timore per i nostri cari, lontani anche solo per pochi giorni, che si avventa su di noi". Timori. Preoccupazioni. Paure. La libertà di tutti soffocata ancor di più in questi tristi giorni estivi: "Abbiamo insegnato ai nostri figli che il mondo è aperto, libero, che è più piccolo di una volta perché le distanze si accorciano. Abbiamo abbattuto i confini del nostro mondo, abbiamo visto il loro sorriso quasi incredulo quando indicavamo col dito i posti di confine alle frontiere, raccontando che un tempo ci voleva il documento per passare. E l’abbiamo fatto per loro, in fondo: reso il mondo più piccolo perché i nostri figli avessero una vita più piena, più libera, più carica di speranze e opportunità". Più carica di speranze e opportunità e non una vita insidiata da violenza gratuita, nichilista, assurda. Il rischio è quello di cadere in una sorta di paralisi, di costrizione che riduce sempre più, giorno dopo giorno, la libertà di ognuno di noi.


Canzone del giorno:  I Will Wait (2012) - Mumford & Sons
Clicca e ascoltaI Will....