nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

mercoledì 27 aprile 2016

Ballando

Si diffondono paure ancestrali, analoghe a quelle vissute alla fine del primo millennio, quando si temeva il buio eterno all'indomani della sparizione improvvisa del sole dal cielo del mattino. Il timore del buio affianca i primi passi dell'uomo rendendoli da sempre incerti e insicuri. 1995 gli Stadio cantano "Pensi all'amore / pensando a me/ ti batte il cuore / dimmi perché / le paure che hai / i sogni incerti / non confonderti mai/ saran tuoi sempre". È' Ballando al buio, scritta da Gaetano Curreri e Bettina Baldassari. (...) Gli Stadio sono sempre quei musicisti con suoni e strumenti veri, arrivati ultimi nei festival di Sanremo degli Ottanta della musica finta. Insomma un gruppo di artisti concreti ad interpretare le incertezze di chi è costretto a misurarsi con il buio. Ballando al buio può essere metafora di tutto:di un amore impossibile, ma indispensabile da viversi. Dei sogni svaniti all'alba: loro amano il buio, alleato dei pensieri più luminosi. "Ti bacio piano / piccola mia / bacio il respiro / che porta via / le paure che hai / i sogni incerti / non li scorderò mai / saran per sempre / se ti stringo un po' di più / ballando al buio in silenzio / il tempo il tempo sorriderà / ballando al buio in silenzio / in silenzio...".

Umberto Broccoli - Storie (di) note (Sette - Corriere della Sera - 18/3/2016)

Canzone del giorno:  Ballando al buio (1995) - Stadio
Clicca e ascoltaBallando....