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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

martedì 8 marzo 2016

Post Scriptum Film

Perfetti sconosciuti

REGIA: Paolo Genovese
INTERPRETI: Marco Giallini, Kasia Smutniak, Valerio Mastrandrea, Anna Foglietta, Edoardo Leo, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston
SCENEGGIATURA: Filippo Bologna, Paolo Costella, Paolo Genovese, Paola Mammini, Rolando Ravello
DURATA: 97'
USCITA: 


Gruppo di "famiglie" e di "amici" in un interno. 
Per i registi nostrani, l'incontro-scontro fra coppie che si riuniscono a cena è divenuto un classico modello narrativo. Paolo Genovese, nel suo riuscitissimo "Perfetti sconosciuti", ci propone le reazioni di un gruppo di amici sconvolte da un gioco casalingo proposto dalla padrona di casa Eva (Kasia Smutniak). Fra un prosecco e un polpettone, le tre coppie e l'unico amico scapolo (un Giuseppe Battiston ancora una volta efficace interprete) si accordano per mettere sul tavolo i loro telefoni, leggere tutti i messaggi e rispondere alle telefonate in vivavoce.
È l'inizio di un gioco al massacro che coinvolgerà tutti i commensali fra tranelli e sconvolgimenti a ripetizione.
Se nella nostra società il telefonino è diventato "la scatola nera della nostra vita", trasformarlo in un megafono, patrimonio di tutti, rischia di causare incomprensioni a catena ad ogni squillo o sms. 
Interamente girato nel corso di una sera, il film è una vera e propria pièce teatrale. Il grande merito del regista è quello di raccontare, in modo esplicito e interessante, le varie reazioni dei protagonisti causando una continua atmosfera ansiosa che non distrae neanche per un minuto l'attenzione dello spettatore.
Sceneggiatura e dialoghi sono sopraffini ma se a ciò si aggiunge un cast composto da alcuni dei migliori attori cinematografici in circolazione (Marco Giallini, Alba Rohrwacher, Edoardo Leo, Anna Foglietta) il risultato non può che essere pregevole.
Il film genera nello spettatore una piacevole confusione, delle amare riflessioni e dei sorrisi agri.
Famiglie impeccabili e individui leali, visti dal di fuori. Lati oscuri che celano ipocrisie e debolezze. Nessuno si salva quando si mettono le carte in tavola. 
L'espressività disarmante di un bravo e determinato Valerio Mastrandrea, riassume il senso di smarrimento e la fragilità di tanti che trasformano la verità in bugia e viceversa.
Film azzeccato e grande feeling tra gli attori.


Canzone del giorno:  Se telefonando (1966) - Mina
Clicca e ascoltaSe telefonando....