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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 22 febbraio 2015

Maschera


La maschera del nemico” è il titolo dell’editoriale che Sergio Romano, sul Corriere della Sera del 17 febbraio, dedica alle ultime vicende dello Stato islamico. Conoscere chi ci minaccia è un interrogativo fondamentale a cui dare una risposta per meglio trovare le adeguate soluzioni internazionali: Vorremmo qualche notizia in più sulla natura dei nemici. Chi sono? Una delle tante milizie libiche create dopo la dissennata operazione franco-britannica del 2011? Sono salafiti (una delle varianti più radicali dell’Islam) provenienti dal Sahara? Obbediscono al «Califfo» Al Baghdadi o hanno scelto il marchio di fabbrica che è oggi vincente nella gara del terrore? L’Isis sta combattendo anche una guerra psicologica e non meno pericolosa. Conosciamo male l’organizzazione, ma sappiamo che ogni gruppo terroristico sopravvive soltanto se sostituisce i morti con nuove reclute.
E il reclutamento è tanto più facile quanto più l’organizzazione può rivendicare successi proiettando di se stessa un’immagine di audacia e ferocia . Un governo deve dare la sensazione di non avere sottovalutato il pericolo, ma sbaglierebbe se non ricordasse che un’opinione pubblica allarmata è esattamente l’obiettivo dell’Isis”
Niente allarmismi ma una maggiore conoscenza sui pericoli dell'estremismo, cercando anche di ricorrere ai ripari sul fronte del reclutamento. E' necessario scoraggiare le nuove leve che, spesso, vengono assoldate dall'Europa. 
L’Italia, con il suo affacciarsi sul mediterraneo, è un paese che rischia un coinvolgimento strategico nel prossimo futuro, a maggior ragione alla luce degli sconvolgimenti che coinvolgono il territorio libico. Sergio Romano ci ricorda che: “La Libia è certamente un problema italiano. Ma è anche un problema mediterraneo e dell’Unione Europea. Francia e Spagna non possono attendere che venga risolto da altri. Una coalizione tripartita, sostenuta da altri Paesi dell’Ue, non sarebbe utile soltanto sul piano militare. Dimostrerebbe che l’Europa non è esclusivamente il luogo in cui si parla di euro, stabilità e crescita. È anche una patria da difendere”.

Canzone del giorno:  Behind The Mask (1986) - Eric Clapton
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