nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

lunedì 16 febbraio 2015

Liste

Piovono polpette è la rubrica periodica, simpatica e impertinente, di Alessandro Robecchi su Il Fatto quotidiano
La settimana scorsa ha concentrato il suo scritto sulle "Liste" nelle quali il nostro paese primeggia. Lo spunto è offerto della "lista Falciani" e dal “gratificante” numero (settemila!) di conti correnti italiani presenti nella Banca Hsbc di Ginevra. Una marea di cittadini del nostro amato stivale che, al pari di tanti altri personaggi internazionali, hanno preferito, in questi anni, le casse svizzere per nascondere al fisco nazionale un bel po' di soldini: "l’Italia registra un buon sesto posto, piazzamento lusinghiero se si pensa che in tutte le altre classifiche (ricerca, welfare, pensioni...) siamo sempre verso il fondo e ce la giochiamo con squadre minori come Cipro, Grecia, Romania. Il consiglio è di non farsi troppe illusioni: forse conosceremo i nomi dei connazionali con l’Iban svizzero, ma soldi da lì non ne arriveranno, un po’ perché molti si sono già messi al sicuro con lo scudo fiscale, un po’ perché il nuovo decreto fiscale del governo impedirebbe di allungare i tempi della prescrizione e dunque, passati cinque anni dalla presunta evasione già si sente risuonare un poderoso “marameo”. 
D'altronde "stare in una lista, anche una lista poco commendevole, non è così grave, diciamo alla maniera di Andy Warhol, che assicura quel quarto d’ora di notorietà che passa in fretta".
Robecchi caldeggia la pubblicazione di altre 3 importanti liste e precisamente la Lista Giannini che "riguarda le scuole private (si dice paritarie, fa più chic) che incassano fondi pubblici dallo Stato, dalle Regioni o dai Comuni, circa 700 milioni di euro all’anno. La lista giace da qualche parte al ministero dell’Istruzione e potrebbe rilevarci a chi regaliamo dei soldi, probabilmente sottratti alla scuola pubblica". A seguire la Lista dei poveri, ossia l'elenco dei
c.d. working poor, cioè "gente che lavora ma che guadagna pochissimo e che galleggia sulla linea della povertà.
una lista in perenne aggiornamento di cui fanno parte milioni di persone che in futuro, raggiunta l’età pensiona- bile avranno diritto a entrare in un’altra lista lunghissima anche lei, quella dei pensionati very very poor".
Dulcis in fundo la Lista dei trombati Lista dei trombati  che: “riguarda soprattutto deputati e senatori non eletti nelle file del Pd alle ultime elezioni, che sono stati ricollocati con operazioni  welfare perfettamente efficienti (sì, qui funziona). Enti, fondazioni, authority, società pubbliche o parapubbliche, amministrazioni locali o incarichi di governo. La lista completa potrebbe aiutare a capire come ricollocare altri trombati meno illustri (quelli dei licenziamenti collettivi, per dirne una, o i futuri licenziati senza reintegro) e se ne attende con ansia la pubblicazione.
Sono solo tre casi, ma volendo c’è da sbizzarrirsi: le liste interessanti sarebbero parecchie, avrebbero i loro titoloni sui giornali, alimenterebbero il giochetto popolare del “chi c’è e chi non c’è” e produrrebbero la loro quota di indignazione. Almeno per un quarto d’ora”.

Canzone del giorno:  Cross Me Off Your List (1975) - Rory Gallagher
Clicca e ascoltaCross....