nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

giovedì 9 ottobre 2014

Arbitri

Juventus 3 - Roma 2. 
E' stata la partita fra le prime della classe. La sfida è stata domenica scorsa e gli strascichi polemici non si sono ancora dissolti. Addirittura un parlamentare della nostra (povera) Repubblica e di fede romanista ha sentenziato che se gli imprenditori internazionali non investono nel nostro Paese è (sicuramente!)  per colpa di certe condotte arbitrali.
Tre rigori, tanti veleni e l'arbitro Rocchi sulla gogna.
Sui risvolti della partita sono intervenuti in tanti, compreso Vittorio Feltri che in un suo editoriale su Il Giornale si schiera dalla parte dell'arbitro e diffida gli altri protagonisti della giornata, ossia giocatori, allenatori e tifosi vari: "gli sbagli arbitrali adesso sono più discussi del contenuto tecnico della partita. Secondo alcuni esperti la Juve avrebbe rubato la partita con la complicità del citatissimo Rocchi; secondo altri, invece, non sarebbe successo nulla di scandaloso. Non sapremmo con chi stare. Il contenzioso non è appassionante, essendo scontato nella sua ripetitività. Possiamo solamente ribadire che la casta arbitrale è come quella dei magistrati: l'una e l'altra se ti danno ragione sono affidabili, se ti danno torto sono da biasimare e condannare.
La musica non cambia da anni: se vinci è merito tuo, se perdi è demerito del padrone del fischietto o di chi indossa la toga. Storia vecchia che talora - come nella presente circostanza - degenera in tragedia. Un fatto è incontestabile. L'atteggiamento verso l'arbitro di chi vive di calcio è come quello dei clienti del bar nei confronti della cassiera: se costei, nel darti il resto, ti consegna un euro di più di quanto ti spetta, lo intaschi e stai zitto; se te ne consegna uno di meno, protesti e pretendi il saldo. I giocatori inoltre - quasi tutti - sono impegnati per 90 minuti a fregare l'arbitro cascando a terra alla minima spinta subita quasi fossero stati colpiti a morte. E se lui abbocca, se si lascia ingannare, viene sepolto dalle critiche. In un mondo di imbroglioni, perché l'unico impeccabile dovrebbe essere il giudice che si affanna per distinguere i disonesti dalle loro vittime?".

Canzone del giorno:  I Heard That Lonesome Whistle (2006) - Tab Benoit
Clicca e ascoltaI Heard....