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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

sabato 19 luglio 2014

Buio

Tempi bui in medio oriente e situazione altrettanto tenebrosa nei territori ex sovietici.
Nei cieli dell'Ucraina un missile abbatte il Boeing 777 della compagnia di linea malese. Tanti morti (compresi molti bambini), tanto orrore e solito balletto di reciproche accuse tra Kiev e Mosca.
Scrive Cesare Martinetti su La Stampa: "Le 298 povere vittime originarie di ogni angolo del pianeta trasformano il conflitto che da mesi sobbolle in quella periferia di confine tra Ucraina e Russia in un conflitto dal valore globale. Non è più una nuova, vecchia, sporca storia tra ex sovietici. Quella guerra, ora più che mai, ci riguarda tutti".
Una sciagura mondiale di un conflitto tutto europeo che, ormai, rischia di andare fuori controllo.
Si tratta, come spiega su La Repubblica Paolo Garimberti, di "un conflitto che si stava nascondendo dietro una routine quasi burocratica: nei notiziari giornalistici, nell’opinione pubblica e nei corridoi della diplomazia internazionale. Oscurato dall’acutizzarsi della crisi di Gaza nell’eterno scontro israelo-palestinese. Oscurato dai litigi sulle nomine del nuovo vertice dell’Unione europea, dal declino domestico di Obama e perfino dalla vittoria della Germania nei mondiali di calcio. Eppure i morti continuavano a essere a centinaia nelle file dell’esercito regolare ucraino e di quello irregolare filorusso, specie nella regione Shiaktiorsk".
L'abbattimento di un aereo civile crea maggiore frastuono e la morte di tanti innocenti rendono ancora più colpevole un Europa che ha sottovalutato, e in alcuni momenti ignorato, una vera e propria guerra che diviene oggi ancora più insidiosa e rischiosa.


Canzone del giorno: Darkness Darkness (1980) - Eric Burdon 
Clicca e ascolta: Darkness....