nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

lunedì 14 ottobre 2013

Turbolenze

È assodato che la vicenda Alitalia rappresenta una brutta (bruttissima) storia. Una storia tutta italiana.
Sul punto di fallire, si ritrova, ancora una volta, a "resuscitare". La soluzione trovata è quella di far intervenire le Poste Italiane con un bel gruzzolo di "soldini". 
Ennesima operazione di salvataggio e non si riesce a capire se si stiamo assistendo a un nuovo spreco di risorse pubbliche. Sono tantissimi i commentatori che criticano l'operazione perché priva di logica industriale.
Il governo sostiene il nuovo piano, ma l'ingresso delle Poste è visto come un rientro dello Stato nella compagnia che salva la società ma anche i suoi vari azionisti che, come ben si sa, sono alcuni dei principali imprenditori italiani.
Scriveva qualche giorno fa Pierluigi Magnaschi su Italia Oggi: "Alitalia poteva essere ceduta cinque anni fa, in condizioni migliori di come si possa sperare adesso. Per tenerla in vita durante tutto questo tempo, si sono sprecati 5 miliardi di euro e sono stati penalizzati i consumatori italiani perché, falsando le regole della concorrenza in nome dell’italianità̀, sono stati imposti, sulla rotta d’oro (Milano Linate-Roma Fiumicino), dei prezzi quattro o cinque volte superiori a quelli che sarebbero stati praticati se quella rotta non fosse stata blindata a favore della sola Alitalia".
Il costo pagato dagli italiani è altissimo e la mente va in tilt se si pensa che nel primo semestre dell'anno l'azienda è “riuscita” a perdere 1,6 milioni di euro al giorno (sì, proprio così, più di tre miliardi di vecchie lire al giorno!) e nei 5 anni della gestione CAI, Colanninno & C. sono andati in rosso di 1,13 miliardi.
In attesa che Air France (principale azionista dell’azienda con il 25% di capitale) decida o meno se mettere altri soldi, agli occhi dei comuni mortali tutto sembra illogico e manifestamente “turbolento”.


Canzone del giorno: The Logical Song (1979) - Supertramp
Clicca e ascolta: The Logical....