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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

venerdì 20 settembre 2013

Post Scriptum Film

L'intrepido
REGIAGianni Amelio
INTERPRETI: Antonio Albanese, Sandra Ceccarelli

Alfonso Santagata, Livia Rossi
SCENEGGIATURA: Gianni Amelio Davide Lantieri
DURATA: 104'
USCITA CINEMA: 

Subito dopo la visione di L'Intrepido, l'ultimo film di Gianni Amelio, ci siamo diretti verso una pizzeria non molto lontano dalla sala cinematografica. L'addetto al parcheggio è un volto conoscente. Da tanti anni riesce a sbarcare il lunario con piú "impieghi". Lo salutiamo. Ci riconosce e ci tiene a sottolineare che non abbandona il "lavoro" (abusivo) di "parcheggiatore" per motivi di "rispetto" nei confronti di tanti clienti. D'altronde lui riesce a vivere grazie al lavoro (in nero) di lavapiatti in un ristorante e al più onorato impiego part-time presso un'impresa di pulizia che cura il verde comunale.
Uno dei tanti precari-disoccupati del nostro tempo che tenta di "guadagnarsi il pane" alla meno peggio e, soprattutto, con dignità.
Antonio Pane (nomen omen) è il protagonista del film e Antonio Albanese che lo interpreta racchiude nel suo personaggio l'esasperazione del lavoro precario e di un mondo che ritiene quasi normale questa forma di condizione umana. Al pari del "parcheggiatore", egli esercita più mestieri per avere, con dignità, il "privilegio" di farsi ogni mattino la barba e uscire di casa ogni giorno. Poco importa se per far ciò, Antonio Pane cambia, quasi ogni giorno, lavoro secondo quanto gli viene proposto da un losco padrone di una palestra.
L'importante é riuscire a racimolare un compenso e non perdere mai la speranza.
Amelio cerca di descrivere, attraverso il protagonista, l'oscurità e la desolazione di un paese disorientato. Milano é piú grigia che mai e nonostante la storia raccontata sia una delle tante che accadono intorno a noi, il senso di disagio non sempre coinvolge lo spettatore.
Antonio Albanese è un precario credibile ma, come accade in molte opere dove il regista decide di affidare l'intera storia alle doti dell'attore protagonista, in molte parte del film la sua figura risulta quasi ingombrante e non ben accompagnata dalle storie dei personaggi che lo circondano, compresi i familiari e la ragazza che decide di suicidarsi.
Un film triste ma garbato.



Canzone del giorno: Fly Me Courageous (1990) - Drivin' N' Cryin'
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