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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

mercoledì 8 agosto 2012

Numeri


Bisogna ammettere che alle attuali condizioni non ci si può stupire se in tanti danno i numeri.
In fondo si tratta di un esercizio facile da intraprendere e quello che può sembrare un parlare a vanvera può nascondere particolari insidie: ciò che può apparire come frase senza senso non è detto che non rappresenti un’opinione diffusa fra i più.
Se poi l’asserzione che “se il precedente governo fosse ancora in carica, ora lo spread italiano sarebbe a 1200 o qualcosa di simile”, è pronunciata da un professore in salsa robotica-bocconiana, la situazione si complica un po’!
Se si pensa che lo spread tra i titoli decennali greci e quelli tedeschi attualmente supera i 2.300 punti base (nel marzo scorso lo spread era arrivato a superare i 3.500 punti base!), è come se il premier Monti, nella sua intervista al Wall Street Journal, avesse detto: “meno male che ci sono io a guidare il Governo e non Berlusconi, se no già da tempo saremmo nelle condizioni della povera Grecia”.
Sincero, sprovveduto, stanco o megalomane che sia, il professor Monti ha detto a chiare lettere ciò che pensano in tanti (e non solo all’estero), anche se poi ricorre ai ripari “diplomatici” con una telefonata a Berlusconi nella quale si dichiara dispiaciuto “che una banale e astratta estrapolazione sia sta colta come una considerazione politica”.
Cicchitto, Gasparri & C. s’infuriano e l’incidente politico potrebbe riservare futuri delicati strascichi.
Se alle parole (che spesso sono pietre) si aggiungono a volte i numeri (a colori o in bianco e nero), la faccenda non può che complicarsi, a maggior ragione in un afoso e soffocante giorno agostano.

Canzone del giorno: Paint By Numbers (1980) - Al Stewart
Clicca e ascolta: Paint...