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"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

domenica 15 gennaio 2012

Naufraghi


Una tragedia che avviene in mare fa sempre scaturire delle sensazioni angoscianti.
Le drammatiche testimonianze dei sopravvissuti al naufragio della nave da crociera Costa Concordia, amplificano il senso di drammaticità dell’evento.
Sull’Isola del Giglio continuano le operazioni di soccorso ed è una vera corsa contro il tempo, nel tentativo di salvare le persone che mancano all’appello.
Su quanto accaduto le versioni sono contrastanti e la procura di Grosseto punta il dito contro il comandante della nave accusandolo di “manovra maldestra” e di avere abbandonato la nave mentre c’erano ancora molti passeggeri da trarre in salvo.
La piccola isola dell’arcipelago toscano ha dovuto accogliere i circa 4 mila passeggeri che hanno abbandonato la nave ormai sprofondata.
“Trappola mortale nella nave dei sogni”, titola in prima pagina il Corriere della Sera.
Nella stessa giornata del naufragio (sarà difficile dimenticare questo venerdì 13!) a Lampedusa sono sbarcati 72 profughi somali, di cui 18 donne.
Secondo i dati del Consiglio d’Europa, i naufraghi che hanno perso la vita, nel 2011, durante le traversate dall’Africa, mentre cercavano di raggiungere l’Europa, sono stati più di mille.
Il 2011 è stato l’anno degli emigranti e degli sbarchi a Lampedusa caratterizzati da drammatiche morti in mare, con immagini di burrasche e barconi entrati, attraverso le tv, nelle case di mezzo mondo.
Il 2012 si apre con il naufragio di una nave che ospitava tante persone “occidentali” che avevano deciso di trascorrere una vacanza in crociera. 
Oggi si celebra in tutto il mondo la 98ma Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. "I migranti sono non soltanto destinatari, ma anche protagonisti dell'annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo", ha detto stamani Benedetto XVI, dopo la preghiera dell'Angelus.
In un momento così triste, di fronte a tante famiglie che hanno visto trasformare la loro vacanza in incubo, è  anche giusto non dimenticare tanti migranti scomparsi e le innumerevoli storie di tanti esseri umani che partono senza pensare al biglietto di ritorno.