nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

giovedì 1 dicembre 2011

Reloaded

Repetita  iuvant
Giorgio Gaber, Il Mercato (da Un’idiozia conquistata a fatica, 1996-97)
 
Il mercato è un mammifero strano
senza niente di umano
è qualcosa che cresce
che ogni giorno diventa più grosso
una crescita abnorme smisurata, tutta forme
come una donna sempre incinta di se stessa.

Il mercato è un neonato opulento
ossequiato dal mondo
è un bamboccio gonfiato
che ingrassa anche senza nutrice
non ha alcun bisogno né di cibo né di sogno
siamo noi tutti la sua grande incubatrice.

(…)

Il mercato è un ordigno innescato
un circuito completo
è la grande invenzione
è l'atomica dei più potenti
è una competizione tra le più disumane
senza pietà per il massacro dei perdenti.