Mentre nell'isola di Kiribati, situata nei mari del Pacifico
Australe, si è già festeggiato da qualche minuto l'inizio del 2012, dalle
nostre parti il nuovo anno arriverà a momenti.
Che cosa scrivere su un post a poche ore dal fatidico evento?
Per un blog che si chiama Scriptum un’idea
potrebbe essere quella di segnalare uno scritto di particolare interesse. Ma poiché
manca veramente poco alla notte di San Silvestro sarebbe anche doveroso segnalare
qualcosa di frivolo e che induca ad un rilassante sorriso.
Scritto + frivolezza + umorismo + ricetta (per non dimenticare il
Cenone).
Ci sono! Ho trovato l'oggetto giusto che racchiude tutti gli elementi.
Bruno Gambarotta ha scritto e da poco pubblicato un simpaticissimo romanzo: Le ricette di Nefertiti (Ed.Garzanti). Ho
letto le prime pagine. La trama parla di un egittologo piemontese a cui sono
affidati dei papiri che racchiudono le uniche ricette (dodici) dell'Antico
Egitto giunte intatte sino a noi. Il pregiato documento archeologico descrive la maniera in cui venivano preparati,
dalla sensuale regina Nefertiti, dei
manicaretti "afrodisiaci" per il suo sposo.
Nel giorno destinato alla presentazione al pubblico del
particolare referto, l’archeologo si accorge che i papiri sono scomparsi. Da
quel momento una serie di eventi divertenti e maliziosi si succedono uno dopo
l’altro e nel raccontarli l’autore riesce a catturare il lettore con uno stile
spassoso e divertente. Da un lato prende in giro le manie artistiche di certa borghesia
nostrana , dall’altro deride la nuova mania dilagante dei libri di ricette. E poi è veramente piacevole leggere che per il protagonista del
libro: “i pranzi di gala sono una penitenza e ne farebbe volentieri a meno. Il
posto giusto per mangiare fuori casa secondo i suoi gusti è la classica
trattoria tipica, dove il padrone si sfila dalle ascelle lo strofinaccio per
dare un’ultima ripassata al bicchiere prima di posarlo davanti al cliente di
riguardo e domandargli: «Bianco o rosso?», prima ancora di prendere
l’ordinazione”.
Una
ventata di humour per non dimenticare mai, a maggior ragione a fine anno e
nonostante tutto, che “la più perduta di tutte le giornate è quella in cui non
si è riso”.
P.S.: L’unico rammarico è che non ho avuto ancora il tempo di leggere
tutte le pagine del libro e, quindi, non sono in grado di rivelare le “stimolanti” ricette egiziane
contenute nei papiri.
Pazienza. Nonostante l’approssimarsi dell’ora del Cenone è meglio
affidarsi a ricette più “semplici”. Mi sono state suggerite due famose ricette:
un soffice risotto con i funghi porcini senza funghi e dei delicati ravioli con
panna e salmone ma senza panna e senza salmone (anche se è previsto il ripieno
per ogni singolo raviolo).
Si tratta di ricette alla portata (di crisi) di tutti.
Buon San Silvestro, ma soprattutto, Buon Anno a tutti.