nuovigiorni

"L’orrore di quel momento”, continuò il Re, “non lo dimenticherò mai, mai!”. “Si, invece”, disse la Regina, “se non ne avrete una traccia scritta".

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio (1871)

sabato 31 dicembre 2011

Prosit


Mentre nell'isola di Kiribati, situata nei mari del Pacifico Australe, si è già festeggiato da qualche minuto l'inizio del 2012, dalle nostre parti il nuovo anno arriverà a momenti.

Che cosa scrivere su un post a poche ore dal fatidico evento?
Per un blog che si chiama Scriptum un’idea potrebbe essere quella di segnalare uno scritto di particolare interesse. Ma poiché manca veramente poco alla notte di San Silvestro sarebbe anche doveroso segnalare qualcosa di frivolo e che induca ad un rilassante sorriso. 
Scritto + frivolezza + umorismo + ricetta (per non dimenticare il Cenone). 
Ci sono! Ho trovato l'oggetto giusto che racchiude tutti gli elementi.
Bruno Gambarotta ha scritto e da poco pubblicato un simpaticissimo romanzo: Le ricette di Nefertiti (Ed.Garzanti). Ho letto le prime pagine. La trama parla di un egittologo piemontese a cui sono affidati dei papiri che racchiudono le uniche ricette (dodici) dell'Antico Egitto giunte intatte sino a noi. Il pregiato documento archeologico  descrive la maniera in cui venivano preparati, dalla sensuale regina Nefertiti, dei manicaretti "afrodisiaci" per il suo sposo.

Nel giorno destinato alla presentazione al pubblico del particolare referto, l’archeologo si accorge che i papiri sono scomparsi. Da quel momento una serie di eventi divertenti e maliziosi si succedono uno dopo l’altro e nel raccontarli l’autore riesce a catturare il lettore con uno stile spassoso e divertente. Da un lato prende in giro le manie artistiche di certa borghesia nostrana , dall’altro deride la nuova mania dilagante dei libri di ricette. E poi è veramente piacevole leggere che per il protagonista del libro: “i pranzi di gala sono una penitenza e ne farebbe volentieri a meno. Il posto giusto per mangiare fuori casa secondo i suoi gusti è la classica trattoria tipica, dove il padrone si sfila dalle ascelle lo strofinaccio per dare un’ultima ripassata al bicchiere prima di posarlo davanti al cliente di riguardo e domandargli: «Bianco o rosso?», prima ancora di prendere l’ordinazione”.
Una ventata di humour per non dimenticare mai, a maggior ragione a fine anno e nonostante tutto, che “la più perduta di tutte le giornate è quella in cui non si è riso”.

P.S.: L’unico rammarico è che non ho avuto ancora il tempo di leggere tutte le pagine del libro e, quindi, non sono in  grado di rivelare le “stimolanti” ricette egiziane contenute nei papiri.
Pazienza. Nonostante l’approssimarsi dell’ora del Cenone è meglio affidarsi a ricette più “semplici”. Mi sono state suggerite due famose ricette: un soffice risotto con i funghi porcini senza funghi e dei delicati ravioli con panna e salmone ma senza panna e senza salmone (anche se è previsto il ripieno per ogni singolo raviolo).
Si tratta di ricette alla portata (di crisi) di tutti.
Buon San Silvestro, ma soprattutto, Buon Anno a tutti.