«Certo
un oggetto può piacere anche per se stesso, per la diversità delle sensazioni
gradevoli che ci suscita in una percezione armoniosa; ma ben più spesso il
piacere che un oggetto ti procura non si trova nell'oggetto per se medesimo. La
fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d'immagini care. Né noi
lo percepiamo più qual esso è, ma così, quasi animato dalle immagini che
suscita in noi o che le nostre abitudini vi associano. Nell'oggetto, insomma,
noi amiamo quel che vi mettiamo di noi, l'accordo, l'armonia che stabiliamo tra
esso e noi, l'anima che esso acquista per noi soltanto e che è formata dai
nostri ricordi».
Luigi Pirandello, Il
fu Mattia Pascal (cap IX)